E' importante dirlo senza girarci troppo intorno; quello che sta circolando in merito alle chat di un gruppo Telegram, con più di 40mila partecipanti, è a dir poco aberrante e fa rabbrividire al solo pensiero. E' inconcepibile che una piattaforma cosi importante di messaggistica non sia in grado di prevenire, o quantomeno bloccare, la diffusione di questi gruppi.

Ma credo sia necessario entrare più nel profondo e fare una netta distinzione, senza voler sminuire nulla, tra le diverse storie che sono venute a galla in questi giorni. E' bene capire che c'è una notevole differenza tra la pubblicazione di foto di bambine, per giunta ancor più grave se da parte degli stessi genitori, e lo scambio di immagini private senza consenso da parte dei diretti interessati.

Mi spiego meglio, la differenza non vi è soltanto dal punto di vista legale (nel primo caso si parla di pedofilia con una pena fino a 5 anni di reclusione, mentre nel secondo la sanzione è più lieve) ma più che altro nel saper pesare la differente gravità delle due azioni. Per quanto, entrambe le situazioni siano deprecabili, e ci tengo di nuovo a sottolinearlo, non è possibile dargli lo stesso peso.

Il fenomeno della pedofilia, e della vendita di immagini di minori, è uno dei reati, a mio giudizio, più gravi che esistano e paragonarlo a battute a sfondo sessuale o a foto zoomate della scollatura di una ragazza significa sminuirlo. 

L'errore più grande è molto spesso quello di generalizzare facendo passare sempre gli uomini come colpevoli di queste violenze, come se il problema fossero gli uomini in quanto tali. Ebbene non è cosi, ed è per lo meno curioso che nella società odierna esistano movimenti a favore di donne, a favore dei diritti degli omosessuali, a favore dei diritti dei trans, a favore dei diritti degli animale, ma voi avete mai sentito un movimento a favore dei diritti degli uomini?

Si rischia di dare per scontato e per appurato che gli uomini non siano mai vittime di violenze o di soprusi, perché... dai, diciamocelo... quando mai si è visto che una donna fa violenza , fisica o psicologica che sia, su un uomo? Beh, ogni anno cinque milioni di uomini sono vittime delle violenze femminili (fonte: Il Giornale) e chi vuole far passare il messaggio di una società patriarcale e maschilista non fa altro che alimentare queste violenze; il vero problema è quello che viviamo in una cultura che procede per stereotipi e pregiudizi, dove l'uomo è sempre il colpevole e la donna è la vittima.

Allora penso che sia giunto il momento di cambiare questa concezione, e possiamo farlo tutti insieme, e dobbiamo capire che esistono donne che fanno violenza sugli uomini e uomini che fanno violenza sulle donne; il vero fenomeno da combattere è quindi sì la violenza, ma la violenza di genere.