Save the Children: il nuovo divieto formale all'istruzione femminile in Afghanistan è una grave negazione dei diritti di base delle ragazze
L'annuncio da parte della leadership talebana di una nuova sospensione delle classi delle scuole secondarie femminili, in attesa di ulteriori decisioni, lascia attoniti. Questo il commento di Save the Children
All'inizio della settimana, il Ministero dell'Istruzione aveva confermato che tutti i ragazzi e le ragazze sarebbero tornati a scuola oggi e che sarebbero state prese tutte le misure necessarie per garantire alle ragazze afghane l'accesso ad un'istruzione di qualità.
Questa mattina, le ragazze delle scuole secondarie afghane, al loro arrivo nelle classi in tutto il Paese hanno scoperto che il Ministero dell'Istruzione aveva revocato la sua decisione. Tutto ciò ha generato confusione, incertezza e disperazione nelle ragazze a cui era già stato negato l'accesso all'istruzione per mesi.
"Tutte le ragazze hanno diritto a ricevere un'educazione. Nelle ultime settimane le autorità hanno ripetutamente dichiarato che avrebbero ripristinato l'accesso delle ragazze all'istruzione in Afghanistan. È sconvolgente apprendere oggi che non abbiano mantenuto le loro promesse”, ha dichiarato Hassan Noor Saadi, Direttore Save the Children per l'Asia.“Ogni giorno che le ragazze non vanno a scuola è un giorno in cui i loro diritti umani fondamentali vengono negati. Chiediamo alle autorità di revocare con urgenza questa decisione e di assicurare l'apertura immediata delle scuole per ragazze. Deve essere loro permesso di tornare a scuola", conclude Hassan Noor Saadi.