Esteri

Incontro a L’Aja sul contrasto della criminalità organizzata. Musacchio presenta la relazione per i Paesi Bassi

Si è svolto il 31 marzo 2022, a L’Aja in Olanda, il secondo incontro del “Law Enforcement Forum” (LEF) sul Next Generation EU, tenutosi a Roma già a settembre del 2021.

Nel consesso tenutosi con l’obiettivo di prevenire il rischio d’infiltrazione della criminalità organizzata nei fondi del Pnrr, per l’Olanda, è stato presentato anche il rapporto redatto da Vincenzo Musacchio circa un anno fa - esattamente il 26 aprile 2021 - presso la Commissione bilancio del Parlamento europeo. Alla riunione hanno partecipato esponenti delle forze di polizia di ventuno Paesi europei. Il lavoro del criminologo italiano si è focalizzato sulle metamorfosi delle nuove mafie che investono oceani di denaro sporco nell’economia legale e nei mercati finanziari europei e internazionali.

Il report di Musacchio si è incentrato su un’analisi globale delle criticità presenti nei ventisette Stati membri, con particolare riguardo per l’Olanda. La posizione olandese, per la parte stilata da Musacchio, si è concentrata sulla stretta osservazione delle correlazioni tra corruzione, appalti e subappalti, tra corruzione ed energie rinnovabili e tra corruzione e gestione illegale dei rifiuti di ogni tipo, nonché sul settore immobiliare, turistico e della ristorazione. Il modello elaborato da Vincenzo Musacchio si basa su un nuovo sistema di controlli incrociati: preventivi, in corso d’opera e finali, fino alla consegna del bene.

L’idea proposta non è quella di intercettare la minaccia aspettando che l’infiltrazione della criminalità organizzata emerga da risultanze investigative, ma è quella di un monitoraggio continuo e costante dei circuiti dell’economia legale preservando il benessere finanziario dell’Unione Europea.

Per colpire le nuove mafie - sempre secondo il criminologo italiano - occorrerà risolvere tutte le eventuali vulnerabilità di un Paese membro evitando che non si estendano agli altri Stati europei. Musacchio ha aggiunto che l’Unione europea dovrebbe uniformare i controlli attraverso il monitoraggio dei finanziamenti alle imprese non solo in aree ad alta densità mafiosa.

Sarebbe bene introdurre la tracciabilità e la moneta elettronica nelle transazioni economiche e finanziarie tra pubblica amministrazione e privati. Analizzare i dati sulla criminalità economica a sostegno delle indagini finanziarie transfrontaliere e provare a porre rimedio a un altro grave problema: le differenti leggi contro la criminalità organizzata tra i diversi Stati membri.

Queste lacune purtroppo faranno in modo che alcuni Stati potranno essere terreno fertile più di altri per le infiltrazioni mafiose. Musacchio ha inviato una copia della sua relazione anche direttore di Europol Catherine De Bolle, in particolare la parte che riguarda la maggiore integrazione giudiziaria e di polizia nella lotta alle nuove mafie in ambito europeo.

Vincenzo Musacchio, criminologo, giurista e associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). Ricercatore dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. Nella sua carriera è stato allievo di Giuliano Vassalli, amico e collaboratore di Antonino Caponnetto, magistrato italiano conosciuto per aver guidato il Pool antimafia con Falcone e Borsellino nella seconda metà degli anni ’80.  È oggi uno dei più accreditati studiosi delle nuove mafie transnazionali, un autorevole studioso a livello internazionale di strategie di lotta al crimine organizzato. Autore di numerosi saggi e di una monografia pubblicata in cinquantaquattro Stati scritta con Franco Roberti dal titolo “La lotta alle nuove mafie combattuta a livello transnazionale”. È considerato il maggior esperto di mafia albanese e i suoi lavori di approfondimento in materia sono stati utilizzati anche da commissioni legislative a livello europeo.

Autore SCUOLA DI LEGALITA DON PEPPE DIANA
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