Oggi, 29 aprile 2022, è stato presentato, presso l’Università LUMSA in Roma, il libro di Papa Francesco "Contro la Guerra". All’evento erano presenti il Cardinale Segretario di Stato Vaticano Parolin, Romano Prodi, il rettore dell’Università LUMSA Francesco Bonini e la vicedirettrice del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini.

Il volume costituisce una riflessione radicale e Papa Francesco dispiega in queste pagine il suo insegnamento sulla necessità della fraternità e sull’assurdità della guerra.

https://youtu.be/6lu5eraiIMY

Sono pagine intrise della sofferenza delle vittime in Ucraina, dei volti di quanti hanno patito il conflitto in Iraq, delle vicende storiche di Hiroshima, fino all’eredità, purtroppo inascoltata, dei due conflitti mondiali del Novecento.

Dopo il suo intervento, il Cardinale Segretario di Stato Parolin si è detto  pessimista sulla possibilità di trattative in Ucraina al momento presente. Uno dei grandi scogli da superare nelle trattative è che non ci siano precondizioni ( comunque le parti in conflitto continuano a parlarsi in videochiamata).

Per far tacere la guerra in Ucraina, la Pace deve essere giusta e concordata. 

Le precondizioni di cui parla Parolin ci sarebbero. Romano Prodi, al contrario, si è mostrato scettico sul fatto che la Pace possa nascere solo attraverso un accordo tra Ucraina e Russia. Il danno di questa guerra - secondo l’ex Premier -  è che essa è diventata di carattere generale.

Nel complicato scenario mondiale, c’è la Repubblica Popolare Cinese  che sta a guardare, temporeggiando, e che vede, suo malgrado, il proprio  tasso di sviluppo abbassarsi. In un tale quadro  la Repubblica Popolare Cinese dovrebbe influire sulla Federazione Russa con i suoi buoni uffici e con la sua influenza, mentre l’Europa e gli Stati Uniti dovrebbero cercare di convincere l’Ucraina a giungere ad una pace dignitosa. Tertium non datur. Non sembra esserci una “terza via”.

https://youtu.be/jYTII64ORqc

Nel corso della presentazione è stata evocata - come da più parti in questo momento- una “Helsinki 2”, come avvenne per la distensione tra i due blocchi nel corso della Guerra Fredda.