J.K. Rowling, vendite in calo dopo le accuse di transfobia
La scrittrice britannica J.K. Rowling autrice della saga di "Harry Potter" ha visto calare le vendite dei suoi romanzi dopo aver espresso opinioni controverse nei confronti dei transgender.
Questo è quanto accaduto negli Stati Uniti dove, secondo i dati di NPD Bookscan, le vendite a giugno nell'editoria sono aumentate del 31,4%, in corrispondenza di quella che potremmo definire l'inizio della "stagione estiva".
Un andamento generalizzato che ha riguardato i principali autori, ma non i libri quelli a firma J. K. Rowling che registrano invece un aumento solo del 10,9%. Mentre la percentuale di crescita cala al 7,7% sui libri collegati alla saga del "maghetto", publicati su licenza, ma non scritti dalla Rowling.
Non stiamo parlando certo di un vero e proprio tracollo, anche perché quei dati non tengono conto delle vendite degli E-book, di quelle delle biblioteche e anche di quelle dirette degli editori, ma nonostante tutto il calo è reale. Però, lo scorso anno le vendite della Rowling, nello stesso periodo, erano invece sopra la media.
In molti hanno fatto notare che la flessione nelle vendite si è verificata dopo le dichiarazioni della scrittrice sulle donne transgender che, secondo il suo punto di vista, non sono da considerarsi donne, ma uomini.