A far da antipasto alla riunione della Nato di giovedì a Bruxelles, ci ha pensato il presidente Zelensky, che ha invitato i membri dell'alleanza ad aumentare il livello dell'assistenza militare finora fornita alle forze militari ucraine:

"L'Ucraina non ha potenti armi antimissilistiche. Ha aerei molto più piccoli della Russia. Pertanto, il loro vantaggio nel cielo equivale all'utilizzo di armi di distruzione di massa. E si vedono le conseguenze: quante persone sono state uccise, quante città pacifiche sono state distrutte".

Così Zelensky ha ricordato che l'esercito ucraino resiste da un mese all'invasione russa in condizioni di disparità che hanno provocato tra la popolazione civile dell'Ucraina numerose vittime.

"Per salvare le persone e le nostre città, l'Ucraina ha bisogno di assistenza militare, senza restrizioni. Come senza restrizioni, la Russia sta usando tutto il suo arsenale contro di noi. Uccide le persone, oltre a distruggere case, chiese, magazzini, università, ponti, ospedali...".

Per questo Zelensky ha chiesto ancora una volta alla Nato di fornirgli degli aerei o di chiudere lo spazio aereo sopra tutta l'Ucraina, ma anche di fornirgli carri armati o sistemi di difesa antiaerea... ricordando che quella in corso è per l'Ucraina una guerra esclusivamente difensiva.

Infine, il presidente ucraino ha concluso il suo discorso affermando che la NATO deve ancora dimostrare cosa può fare per salvare le persone, visto che è l'alleanza difensiva più potente al mondo.

In attesa della risposta che arriverà da Bruxelles, questo è il riepilogo delle ultime novità dal fronte.

Secondo il ministero della Difesa ucraino sarebbe arrivato a 15.800 il numero di soldati russi uccisi dallo scorso 24 febbraio. 530 i carri armati russi distrutti, insieme a 1.597 veicoli corazzati, 1.033 mezzi di trasporto, 280 pezzi di artiglieria, 82 lanciarazzi a sistema multiplo, 47 missili terra-aria, almeno 108 aerei da caccia, 124 elicotteri, 4 imbarcazioni, 72 autocisterne e 50 droni.

L'esercito ucraino ha affermato anche di aver colpito, questa mattina, la Orsk una nave da sbarco russa che sarebbe andata distrutta, mentre altre due barche sono state  danneggiate nella città portuale di Berdyansk, a circa 70 km a ovest di Mariupol. Il viceministro della Difesa ucraino, Hanna Malyar, ha dichiarato che la nave colpita era in grado di trasportare 20 carri armati, 45 veicoli corazzati e 400 soldati. La TV dell'esercito russo aveva annunciato l'arrivo dell'Orsk a Berdyansk, la scorsa settimana, quasi come un evento epocale, poiché era stata la prima nave da guerra russa ad attraccare in quel porto.

Secondo la ABC, che ha citato come fonte un funzionario della Difesa degli Stati Uniti, la Russia avrebbe lanciato sull'Ucraina 1.200 missili e avrebbe ancora a disposizione la stragrande maggioranza dei missili terra-aria e dei missili da crociera.

Mentre a Kiev sono stati finora 87 gli edifici residenziali danneggiati dagli attacchi dei russi dal 24 febbraio, oltre a 12 scuole e 6 asili, continua il martirio di Mariupol, ormai completamente circondata dalle forze russe che da ovest hanno iniziato ad avanzare verso il centro.

A conferma che la Russia starebbe adesso concentrando il proprio sforzo bellico nel Donbass, è di queste ore l'annuncio da parte di Mosca del pieno controllo della città di Izyum, nell'oblast di Kharkiv, un importante snodo ferroviario che potrebbe consentire alle forze russe nel nord-est e a quelle nel sud-est di chiudere in una morsa, tagliate fuori da qualsiasi collegamento con il resto del Paese, le forze militari di Kiev che operano nell'Ucraina orientale.