Amarcord: Roberto Baggio racconta il suo primo grave infortunio
“Era il 5 maggio 1985, avevo diciotto anni, giocavo nel Vicenza e quel giorno giocavamo contro il Rimini di Arrigo Sacchi. Feci una scivolata e sentii un dolore atroce. Durò un secondo, poi sparì.
Un attimo dopo però realizzai che mi ero infortunato seriamente: il riscontro fu lesione al crociato sinistro e al menisco. Si parlava di un anno di stop. Avevo le graffette su tutta la gamba, il ginocchio era molto gonfio. Mi misero 220 punti interni di sutura.
Avevo appena firmato un contratto con la Fiorentina pochi giorni prima, passando dalla C1 direttamente in Serie A. Fu un dramma, mi cadde il mondo addosso.
Volevo lasciare perchè pensavo di non poter più camminare.
A mia madre dissi una cosa assurda: "se vuoi bene uccidimi", ma lei mi fece cambiare idea. Capii che la vita impone di ripartire ogni giorno. Accettare e superare le difficoltà.
Molti che avevano avuto il mio stesso infortunio smisero di giocare, e io lì ci andai molto vicino."
Roberto Baggio