Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?

Sostituendo Catilina con Putin, l'invettiva con cui Cicerone inizia la prima Catilinaria, si adatta alla perfezione al nuovo zar di tutte le Russie... Vladimiro il terribile. Quali erano le parole con cui Cicerone si rivolgeva a Catilina? Queste: 

Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia ci schernirà? Fino a che punto si spingerà [questa tua] sfrontata audacia? 

Il dove sopportare Putin interessa in primo luogo l'Ucraina, la sua distruzione e i suoi martiri, ma non può non riguardare il resto del mondo, sia per l'orrore provocato dalle conseguenze di quella invasione, sia per la preoccupazione legata ad un possibile - se non quasi certo - estendersi del conflitto.

Nelle analisi e nei commenti che si sono susseguiti sui media abbiamo assistito ai perché di questa guerra, per poi proseguire ad una sorta di giustificazionismo per quanto deciso da Putin in risposta alla bulimia espansionistica della Nato fino alle possibili soluzioni della crisi rappresentate da una resa dell'Ucraina, da una sua sconfitta o dalla firma di un accordo, che viene descritto come possibile ma che sembra tutt'altro che imminente.

Quello su cui però nessuno sembra essersi soffermato è il dopo, quello che accadrà una volta che questo conflitto sarà terminato. Infatti, a meno di uno stravolgimento politico a Mosca, la Russia anche dopo la fine della guerra in Ucraina rimarrà la Russia di Putin. A quel punto come sarà possibile tornare, almeno per chi ha imposto le sanzioni, a delle relazioni diplomatiche normali con quel Paese? Chi potrà stringere la mano a Putin - definito un criminale di guerra - oppure a Lavrov o a Peskov... tanto per citare due dei suoi più attivi "megafoni"? 

Quanto tempo ancora dovrebbero durare le sanzioni alla Russia? Forse fin quando una sollevazione popolare non abbatterà Putin? E per quanto tempo potranno resistere i Paesi occidentali (e il resto del mondo) a causa delle conseguenze della guerra in Ucraina che creeranno problemi non solo dal punto di vista energetico, ma anche da quello dell'approvvigionamento alimentare, con la possibilità di carestie provocate dalla mancanza di grano?

E tutto questo per cosa? Nessuno lo ha ancora compreso, visto che una futura  presenza della Nato in Ucraina come minaccia alla Russia sembra poco credibile, sia in relazione al fatto che la Nato è già presente nei Paesi baltici e nella Polonia, sia in relazione al fatto che le nuove armi (missili balistici ipersonici) possono colpire ovunque al di là da dove siano stati lanciati... la traiettoria non è più elemento per calcolare dove potranno cadere. 

Quindi?

Questa è già adesso una guerra, qualunque sia l'esito, da cui la Russia ne uscirà sicuramente sconfitta... e per come si sono messe le cose la guerra, per Putin, sembra essere diventata l'unica possibilità per la sua sopravvivenza futura. E non solo questa guerra!

Infatti, anche dopo una pace in Ucraina, una Russia che continuerà ad essere governata da Putin non potrà che essere una Russia autarchica, con tutto ciò che ne comporta. E finché Putin potrà farlo, cercherà di compensare l'insoddisfazione dei russi alimentandola con il nazionalismo che, di volta in volta, darà loro in pasto nuovi nemici da colpevolizzare... e nuove guerre.

E questo non è voler fare i menagrami, ma semplicemente ricordare ciò che è già accaduto in passato. Pertanto, finché Putin continuerà ad essere l'imperatore di tutte le Russie, lo potremo considerare come una nuova ulteriore pandemia che incombe non solo sull'Europa ma su tutto il pianeta.

Quousque tandem...