Leggero, flessibile, economico, personalizzabile e a basso impatto: sulla carta il fotovoltaico organico (Organic PhotoVoltaics – OPV) ha caratteristiche invidiabili.

E nonostante l’efficienza di conversione non sia ancora a livello delle tradizionali celle al silicio e delle altre tipologie di fotovoltaico a film sottile, da pochissimo tempo è riuscito a farsi strada nel mercato solare.

Al netto dei problemi di resa e stabilità, infatti, la tecnologia organica offre benefici unici che continuano a nutrirne l’appeal anche sul fronte dei costi.

Il settore ha messo a punto soluzioni che rendono estremamente semplice ed economica non solo la produzione, ma anche il trasporto in zone impervie e l’installazione: lì dove il silicio mostra rigide e pesanti celle nere o blu, il fotovoltaico organico può contare su paste, pellicole, soluzioni liquide o veri e propri inchiostri solari, arrivando in alcuni casi a risparmiare fino al 90 per cento in peso di materiale rispetto alla controparte inorganica.