Sul finire di luglio 2012, il governatore della BCE Mario Draghi tenne un discorso programmatico incentrato sul “whatever it takes”.

Con quella espressione lanciò una campagna contro la speculazione che minacciava l’eurozona.

A distanza di 6 anni, si può dire che il banchiere italiano lascerà in eredità al suo successore una Bce più solida, un'Eurozona in crescita e un euro forte.

Adesso però bisognerà vedere cosa accadrà in futuro, e come verrà gestita la "dismissione" dei titoli del Quantitative Easing in pancia alla BCE che dovrebbe iniziare a partire dal prossimo gennaio e come la BCE rinnoverà il proprio portafoglio.