In attesa della dichiarazione tv in cui Theresa May si rivolgerà alla nazione dopo le 20 ora locale, la premier britannica ha fatto sapere di aver chiesto all'Europa uno slittamento della data di scadenza della Brexit fino al prossimo 30 giugno.

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha successivamente detto di essere favorevole a che gli altri 27 Paesi membri dell'Ue approvino tale richiesta, purché sia supportata da un voto della Camera dei Comuni sul precedente accordo, respinto però già per ben due volte.

Inoltre, Tusk ha aggiunto che comunque si pongono anche questioni "politiche e legali" sulla proroga della Brexit oltre il 23 maggio, data in cui si terranno le elezioni europee.

La questione del rinvio della data di scadenza è approdata nel pomeriggio di mercoledì anche nel Parlamento britannico, dove la premier ha incontrato alcuni dei leader dei gruppi di opposizione, che però si sono detti favorevoli ad una data di scadenza più lunga.

Ma per la May tale opzione, secondo quanto da lei dichiarato in Aula, sarebbe inaccettabile perché renderebbe necessaria la partecipazione della Gran Bretagna alle prossime elezioni europee, tre anni dopo aver votato l'uscita dall'Unione! Quindi, come primo ministro, l'ultima data utile per la Brexit dovrà essere, nel peggiore dei casi, quella del 30 giugno, anche perché sempre in base a quanto da lei detto, se un'intesa non sarà trovata per quella data, non sarebbe possibile raggiungerla neanche in futuro.

Adesso, però, la premier dovrà comunque trovare il modo di convincere lo speaker della Camera dei Comuni John Bercow a mettere all'ordine del giorno  la mozione sul suo accordo per la Brexit, dopo il diniego di lunedì dovuto al regolamento dell'Aula.

Il leader laburista Jeremy Corbyn ha di nuovo accusato la May di portare il Regno Unito in un periodo di crisi, caos e divisione, sollecitando il primo ministro ad un incontro per discutere di un "compromesso per superare questa crisi", incontro da lei però rifiutato.

Corbyn si recherà a Bruxelles giovedì per incontrare il capo negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, e avrà anche dei colloqui con alcuni dei leader europei riuniti a Bruxelles per il Consiglio che si terrà dal 21 al 22 marzo.