Continua a crescere il numero dei contagiati in Italia. Adesso sono arrivati a 947 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, con il numero di tamponi effettuati che è stato di 71.996 (circa 6mila in meno rispetto al giorno precedente), con il totale dei casi che adesso è arrivato a 257.065.
Nel dato pubblicato oggi, ci sono comunque 2 regioni con zero contagi, mentre Lombardia (174 casi), Veneto (116) e Lazio (137) sono quelle con il numero maggiore di casi, ed è da sottolineare - anche oggi - che nel Lazio sono stati effettuati solo la metà dei tamponi rispetto alle altre due regioni.
Il numero totale degli attualmente positivi è di 16.678, 664 in più rispetto a ieri. Tra i positivi, 69 (1 in più di ieri) sono in cura presso le terapie intensive (circa un mese fa erano 40), 919 883 (36 in più di ieri) sono ricoverati con sintomi e 15.690 sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi (627 in più nelle ultime 24 ore).
Il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 204.960, in aumento di 274 rispetto al dato di giovedì. Oggi i morti sono 9, con il totale dei decessi che sale a 35.427.
In base all'ultimo monitoraggio settimanale Covid-19, relativo al periodo 10-16 agosto, il ministero della Salute conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la terza settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg (periodo 03/8-16/8) di 9,65 per 100.000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all'inizio di giugno. La maggior parte dei casi è stata contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio).
L’indice di trasmissione nazionale (Rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 30 luglio - 12 agosto 2020, è pari a 0,83 (0,67 – 1,06). Questo indica che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening/tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero (categorie non mutuamente esclusive), il numero di casi sintomatici diagnosticati nel nostro paese è stato sostanzialmente stazionario nelle scorse settimane.
In tutte le Regioni/PPAA, anche in questa settimana di monitoraggio, sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2. Nella settimana di monitoraggio il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 34,0% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici (30,4%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (7,1%). Quindi, il 63% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti.
Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto ma con una tendenza all’aumento da tre settimane. Questo avviene anche grazie alla ricerca e la gestione dei contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari. La riduzione nei tempi tra l’inizio dei sintomi e la diagnosi/isolamento è uno dei motivi che permette una più tempestiva identificazione ed assistenza clinica delle persone che contraggono l’infezione.
La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente ad infezioni contratte nella fine di luglio 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale. Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento.