Economia

Istat, il commercio con l'estero a maggio 2022

In crescita, a maggio 2022 la stima del dato congiunturale su entrambi i flussi commerciali con l'estero, più intensa per le esportazioni (+4,8%), lieve per le importazioni (+0,3%). L'aumento su base mensile dell'export è dovuto all'incremento delle vendite verso entrambe le aree, Ue (+4,9%) ed extra Ue (+4,6%).


In relazione al dato trimestrale, periodo di riferimento marzo-maggio 2022, rispetto al precedente, l'export cresce del 7,9%, l'import del 10,1%.


A maggio 2022, il dato tendenziale dell'export aumenta del +29,5%: la crescita è più sostenuta verso l'area Ue (+32,6%) rispetto ai mercati extra Ue (+26,1%). L'import registra un incremento tendenziale del +48,8%, che coinvolge sia l'area Ue (+36,6%) sia, in misura molto più ampia, l'area extra Ue (+65,5%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all'aumento tendenziale dell'export si segnalano: metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+33,5%), prodotti petroliferi raffinati (+118,5%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+46,4%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+28,2%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all'incremento dell'export nazionale sono Stati Uniti (con un aumento del 42,0%), Germania (+27,1%) e Francia (+31,7%). Le vendite verso Russia (-9,5%) e Cina (-9,1%) risultano ancora in calo.

Nei primi cinque mesi del 2022, la crescita tendenziale delle esportazioni (+22,6%) è dovuta in particolare all'aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+29,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+34,5%), prodotti petroliferi raffinati (+99,4%), sostanze e prodotti chimici (+28,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+20,8%).


A maggio 2022 il disavanzo commerciale è pari a 12 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 5.633 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge gli 8.261 milioni (era 2.989 milioni un anno prima). L'avanzo nell'interscambio di prodotti non energetici si riduce in misura contenuta: da 8.622 milioni per maggio 2021 a 8.249 milioni per maggio 2022.


Nel mese di maggio 2022 i prezzi all'importazione rimangono invariati rispetto ad aprile 2022 e crescono del +19,9% su base annua (da +21,4% di aprile). A maggio i prezzi all'import interrompono la fase di crescita congiunturale in corso da 20 mesi e registrano, dopo oltre un anno di accelerazioni, un rallentamento su base tendenziale, cui contribuiscono principalmente le dinamiche dei prezzi dei prodotti energetici nell'area non euro.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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