A tu per tu con Erik Tonelli, tra i protagonisti di "Un Posto al Sole" il "real drama" di Rai3.

Hai una storia forte e tutta tua a Un posto al sole. Ne sei contento ?
Sì. Ricordo di un’estate in cui ero molto giovane e per guadagnare qualcosa decisi di fare un lavoro estivo, dovevo fare da guardiano notturno per le scenografie di un teatro all’aperto: era una scenografia sempre deserta e senza luci, ma la notte precedente al debutto ci furono le prove generali e io ebbi l’opportunità di vedere per la prima volta degli attori che provavano, le prove delle luci, lo spettacolo che prendeva corpo, vedevo il mestiere e tutto quello che c’era dietro; qualcosa scattò in me e decisi che era quello che volevo fare, ma vivendo in un piccolo paese e non avendo nessuna conoscenza nel mondo del teatro vedevo tutto questo come un sogno lontano e irrealizzabile.Adesso a distanza di anni, dopo tanti sacrifici e porte in faccia, sono contento di aver ascoltato quella “voce” e di non aver mai lasciato perdere il mio sogno.

Il tuo lavoro a "Upas" è ora più impegnativo?
Questa stagione ha più intrecci riguardanti il mio personaggio, non è più un outsider e ha un ruolo più centrale, quindi si, inevitabilmente il mio impegno su Un Posto al Sole è aumentato.

Com’è cambiato il tuo personaggio?
Ha trovato una stabilità emotiva e ha deciso di stabilire delle priorità nella propria vita.Lo spirito di avventura è rimasto, ma prima non aveva bussola adesso sa bene quello che vuole ed è disposto a qualunque cosa per realizzarsi.

Attualmente interagisci con più attori del cast storico? Come ti trovi? E con chi hai legato di più?
Ad essere sincero dal primo giorno sono stato subito coinvolto dagli attori che erano nel cast da molti anni, mi hanno fatto sentire uno di loro e parlavano come se dovessi rimanere anch’io per tanto tempo, è stato fantastico e lo è ogni giorno di più lavorare con loro, perché c’è confronto sulle dinamiche tra i nostri personaggi, ci aiutiamo molto.Gli attori con cui ho legato di più sono quelli che fanno parte della mia storyline ovvero Michelangelo Tommaso, Miriam Candurro e Riccardo Polizzy Carbonelli.