Cronaca

Ministero Trasporti: via i turisti dalle zone rosse


Questa la nota pubblicata domenica dal ministero dei Trasporti in conseguenza del dpcm dell'8 marzo: "Nelle zone elencate nell'articolo 1 del Dpcm dell’8 marzo 2020 (tutta la regione Lombardia, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli) tutti gli spostamenti per motivi di turismo sono da evitare. Vanno quindi evitati l'entrata in quei territori, l'uscita dagli stessi e gli spostamenti al loro interno. I turisti italiani e stranieri che già si trovano lì devono limitare gli spostamenti allo stretto necessario, in particolare per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie nelle zone elencate nell’articolo 1 rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico sui siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. Nel resto del territorio nazionale, i turisti sono tenuti a osservare le cautele indicate dalle autorità sanitarie e le raccomandazioni e le limitazioni valide per la generalità della popolazione".

Nessuna limitazione, invece, per il transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e per i territori indicati come zona rossa. "Le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. L’attività degli operatori addetti al trasporto è un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci".

Anche i transfrontalieri possono circolare dentro e fuori le zone rosse. "Le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Pertanto, salvo che siano soggetti a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli".

Autore Giuseppe Serrone
Categoria Cronaca
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