Si è decisa nei primi 45 minuti la "finalina" al Khalifa International Stadium per il terzo posto di Qatar 2022, con la Croazia che ha vinto, battendo il Marocco per 2-1.
L'undici di Zlatko Kalic, va detto subito, ha vinto con merito, ripetendo così il risultato di Francia '98.
La prima rete, al 7', è stata dei croati, con Perisic che di testa ha rimesso al centro dell'area un cross da calcio di punizione, su cui il centrale difensivo Gvardiol, privo di marcatura, si è avventato anticipando tutti e di testa ha superato Yassine Bounou, il portiere del Marocco, con una traiettoria a fil di palo.
Il tempo di rimettere la palla in gioco e il Marocco trova subito il pareggio, al 9', dopo che una punizione di Ziyech, viene maldestramente respinta di testa da Modric all'interno della propria area. Achraf Dari è il più lesto a colpire la palla e a superare il portiere croato in uscita.
Dopo l'1-1, i croati non si demoralizzano e continuano a far gioco, con i marocchini non passivi, ma meno brillanti rispetto ad altre occasioni. La squadra di Walid Regragui oggi era molto più allungata rispetto a quanto ci aveva abituato, giocando in 25 metri... per tutti i 90 minuti. La stanchezza, probabilmente, si è fatta sentire.
Così è nata la rete del nuovo e definitivo vantaggio della Croazia. Il giovanissimo Bilal El Khannouss, all'esordio in nazionale, dopo aver recuperato la palla se l'è fatta soffiare ai limiti della propria area da Mateo Kovacic che immediatamente ha servito Orsic sulla sinistra che, a sua volta, ha lasciato partire un tiro non forte, ma piazzatissimo, sul secondo palo, che Bounou è riuscito solo a sfiorare.
Nella ripresa la Croazia ha meritato il vantaggio, creando gioco e occasioni, con Kovacic che all'87' si è divorato al rete del 3-1. Nei minuti di recupero il Marocco ha avuto la possibilità di pareggiare con un colpo di testa di Youssef En-Nesyri che, come già aveva fatto vedere in precedenza, è saltato più in alto di tutti, ma non di quel tanto da consentirgli dio schiacciare il tiro, mandando la palla di poco alta.
Anche se ha perso, il Marocco ha comunque compiuto un'impresa, diventando la prima nazione africana a raggiungere una semifinale del mondiale e la prima squadra non europea o sudamericana a finire tra le prime quattro dopo Seul 2002.