Il paziente è al centro del sistema sanitario. Il paziente/cittadino/utente è una persona che si rivolge al SSN ed incontra i professionisti, tra i quali, gli infermieri. L’infermiere è il responsabile dell'assistenza generale infermieristica. La “relazione d'aiuto” è l’anima dell’infermiere che si materializza attraverso la comunicazione, le parole ed i gesti. L’infermieristica è una scienza umanistica, prescrittiva, dialogica, che ha un oggetto, un metodo, uno scopo; è supportata da teorie induttive e deduttive ed un corpo di conoscenze. L’assistenza infermieristica è un’attività preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa. La natura della professione infermieristica è tecnica, relazionale ed educativa. L'infermiere opera attraverso il Processo di Nursing che è un approccio dinamico, logico, razionale che ha una metodologia sistematica, il Piano di Assistenza: Identificare bisogni di salute, Definire gli obiettivi d'intervento, Pianificare gli interventi, Attuare, Verificare, Correggere.
L'organizzazione sanitaria (è un insieme complesso di persone, culture, professionisti, mezzi, strutture, strumenti, territori, formalmente uniti per raggiungere obiettivi comuni, la salute dei cittadini.)
Principali teorie organizzative
• Meccanica (Taylor)
• Organica (Mayo)
• Ologramma-cervello (Ken Wilber)
• Sistema aperto (Bertalanffy)
• Socio-tecno-strutture (Mintzberg)
Il management
Metodi
• Presa di decisione
• Delega
• Leadership/manager
• Conduzione della riunione
• Cura della motivazione
• Prevenzione e gestione dei conflitti
• Accoglienza, assegnazione, inserimento nuovi operatori
• Valutazione del personale

Strumenti
· Teorie, Modelli, Mappe, Matrici, EBN, Progetti, Schemi, Diagrammi, Schede, Riunioni, Colloqui, Indicatori, Standard, Algoritmi, Registri, Procedure, Protocolli, Linee guida, Consulenze, Data base, Statistica, Epidemiologia.
La valutazione della tecnologia
• Sensibilità
• Specificità
• Riproducibilità
• Predittività
• Efficacia
• Efficienza
• Costo
• Manutenzione
La pianificazione
• Strategica (Mission- Politiche ministeriali, regionali, locali, zonali)
• Gestionale (Budget- Dipartimenti)
• Operativa (Chi fa, che cosa, in che tempi, con quali risorse- Centro di Responsabilità- Reparti, U.O., Moduli)
Il piano di marketing
Significa migliorare lo scambio
• Comunicazione/Informazione
(Carta dei Servizi, front office, counseling, educazione sanitaria)
• Innovazione/Ricerca
(Tecnologia all'avanguardia, formazione)
• Qualità
(Accreditamento, gamma di prestazioni offerte, specializzazione, differenziazione)
La soluzione dei problemi e la presa di decisioni
• Processo decisionale:
- deliberata/razionale/simultaneo (problema, obiettivo, alternative, scelta, valutazione, correzioni)
- istintiva/minimo soddisfacente/sequenziale (la prima soluzione utile)
• Problem solving (PDCA – Causa/Effetto- RCA- FMEA- Benchmark- Pareto - SWOT)
Il sistema informativo
• Reportistica, Intranet, Internet, Banche dati, SIO, Synapse, PSnet, Dump, Intra-extra giri, Documentazione cartacea, Archivi, Data base, Biblioteca
La delega
E' l’atto con cui il delegante conferisce al delegato la responsabilità e l’autorità per lo svolgimento di determinate attività in sua vece. La responsabilità del risultato finale resta al delegante.
• Perchè delegare?
• Cosa delegare?
• Chi delegare?
• Istruzioni al delegato
• Monitoraggio
• Valutazione
La gestione del cambiamento organizzativo
- Analisi organizzativa dello stato attuale
- Definizione del problema
- Definizione degli obiettivi del cambiamento
- Progettazione organizzativa
- Valutazione di soluzioni alternative
- Sperimentazione
- Formalizzazione
La leadership e il gruppo di lavoro
• La LEADERSHIP è legata principalmente a comportamenti personali: visione, comunicazione, fiducia, coinvolgimento, capacità di motivare.
• Stili di LEADERSHIP: Autoritaria, Autorevole, Affiliativo, Democratico, Regolatore.
• Il GRUPPO è un insieme di persone dove la somma degli individui che vi appartengono non è uguale all’intero dell’insieme del gruppo.
• Il GRUPPO è anche un insieme di persone che perseguono un obiettivo comune.
• Il GRUPPO è anche un insieme di persone che vivono con le stesse regole.
Fattori determinanti di un gruppo:
• il tempo (inizio-fine)
• la comunicazione (le informazioni)
• le risorse (le persone)
La motivazione propria e dei collaboratori
Motivazione = ciò che spinge i lavoratori a mettere in atto un comportamento organizzativo finalizzato a una determinata performance. E’ un sistema di energie, bisogni, desideri, passioni, volontà.
LA GERARCHIA DEI BISOGNI UMANI: (Abraham Maslow, 1954)
I comportamenti umani sono motivati dalla tendenza a soddisfare vari bisogni.
FATTORI DI MOTIVAZIONE AL LAVORO: (Frederick Herzberg, 1968)
Sulla motivazione agiscono:
1. FATTORI IGIENICI (stipendio, orario..…), che procurano insoddisfazione se assenti, ma non procurano vera soddisfazione e motivazione se presenti.
Dunque, possono solo prevenire l’insoddisfazione e la Demotivazione.
2. FATTORI MOTIVANTI (senso di autonomia, riconoscimenti, promozioni…).
Possono garantire la motivazione vera e propria,
La conduzione dei gruppi di lavoro
• Il conduttore:
• Deve dettare l'obiettivo di lavoro.
• Deve gestire l'ambiente fisico ed emozionale del gruppo
• Deve avere la direzione del gruppo.
• Deve valutare i singoli e l'insieme.
• Regolare le dinamiche relazionali interne ed esterne.
• Animare ed incitare i componenti del gruppo.
• Fasi d'integrazione di un gruppo: dipendenza, conflitto, coesione, interdipendenza.
• In un gruppo si possono trovare individui con diversi comportamenti: camaleonti, castori, dannati della terra, ma tutti sono utili.
La gestione dei conflitti e la negoziazione
Il CONFLITTO è uno scontro tra due o più parti che pensano di avere idee o interessi discordanti. E’caratterizzato dalla presenza di un PROBLEMA a cui è associato un DISAGIO.
• Per gestirlo bisogna saper stare costruttivamente in tale disagio.
• Vi sono conflitti sostanziali e conflitti emozionali.
• LA DIRIGENZA dovrebbe aiutare tutti a mettere al centro dell’attenzione:
1) gli obiettivi di lavoro
2) i vantaggi di un clima organizzativo sereno.
• Un conflitto dovrebbe sfociare in occasiona di crescita.
• La Negoziazione è la ricerca di un accordo in situazioni di conflitto, o di competizione su risorselimitate. E' fondamentale riconoscere l’altro come partner necessario, come qualcuno con cui la soluzione va costruita, ed avere la volontà di raggiungere un risultato: il negoziato mira a produrre un risultato di interesse per entrambe le parti.
• Si può giungere: Compromesso, Concessione, Compensazione, Innovazione.
La configurazione può quindi essere: distributiva, integrativa o generativa.
• Fondamentale è la discussione.
• Fasi: Preparazione, Confronto, Intesa, Accordo, Attuazione dell'accordo, Verifica.
Il reclutamento, la selezione, l’accoglimento e l’inserimento del personale
RECLUTAMENTO da selezione concorsuale pubblica riservata agli interni, oppure con posti sia per interni che per esterni.
- ACCOGLIMENTO 1) a livello centrale S.I.T.
- ASSEGNAZIONE 2) a un dipartimento o ad una U.O.
- INSERIMENTO 3) specifico programma di apprendimento delle attività di reparto seguito da un tutor.

La gestione del personale
Fabbisogno di operatori, Turni, Ferie, Permessi, Congedi, Straordinari, PD, Riposi, Malattie, Riunioni, Formazione, Rientri, Limitazioni, Neo assunti, Scioperi
La gestione e progettazione del lavoro a turni e La gestione del tempo di lavoro
• Turni mensili a rotazione perpetua
• M-P-N-S-R
• P-M/N-S-R-R
• Turnista
• Diurnista
• Part Time: verticale- orizzontale-misto
• Turni con prescrizioni mediche di inabilità parziali, temporanee
• Turno h24
• Turno h12
• Turno h6
• Scioperi
• Maxi emergenze
• Job description
• Matrice delle responsabilità
• Diagramma di Gantt
• Diagramma di Pert
La valutazione del personale
• CCNL 1998-2001, CAPO III, Art.35 e CCNL 2002-2005, Art. 8 comma 4.
• Codice deontologico 5.3.: l’infermiere ha il dovere di autovalutarsi e di sottoporre il proprio operato a verifica.
OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE:
• Contribuire a un sistema premiante
• migliorare le prestazioni e i comportamenti
• Responsabilizzare
• orientare i comportamenti verso nuove modalità di lavoro
• migliorare la comunicazione tra il dirigente/coordinatore e i collaboratori
• valutazioni sui vari aspetti del lavoro
• rinforzare i comportamenti positivi
• porre le basi per una supervisione più attenta
• individuare i bisogni di formazione continua
• Scheda di valutazione: validata e condivisa con il valutato.
• Evitare errori di valutazione: indulgenza, alone, proiezione, memoria.
Il sistema premiante
Le organizzazioni realizzano il sistema premiante al fine di incentivare i comportamenti auspicabili e di scoraggiare i comportamenti non desiderati.
- Spesso il termine premio e punizione è sostituto dal termine di incentivo e disincentivo.
- Incentivi: monetari, relazioni interpersonali, riconoscimenti sociali, coinvolgimento nelle decisioni, natura del lavoro.
- Disincentivi: deresponsabilizzazione, estraneazione, negare elogi.
- Molto discusso in sede di contrattazione sindacale.
- Attualmente gli incentivi sono a “pioggia” e le disincentivazioni “personali”.
Misurazione delle performance infermieristiche e clinical governance
• Paziente: risk infortuni chimici, fisici, biologici, decubiti, errori terapia, cadute, infezioni ospedaliere, conflitti con il personale, privacy, consensi, denunce, reclami.
• Ambiente: manutenzione straordinaria, accreditamento (check list) locali, impianti elettrici, gas medicali, arredo, presidi sanitari.
• Personale: risk infortuni chimici, fisici, biologici, formazione, specializzazioni, assenteismo, conflitti personali, rifiuto, partecipazione, consenso, privacy.
• Organizzazione: gap di continuità assistenziale, procedure, protocolli, organigramma, job description, responsabilità, ruoli, documentazione, informatizzazione.
• Economia: costo dell'arredo, costo del personale, costo del magazzino, costo dei farmaci, costo alberghiero, costo vettovagliamento, costo del materiale di segreteria, costo dei presidi sanitari, costo del lavoro straordinario (PD), costo informatizzazione (pc, stampanti, toner), costo del cartaceo (moduli,cartelle, risme).
La valutazione della qualità dell’assistenza
• Conservazione della documentazione sanitaria
• N° Protocolli, Procedure
• N° Cadute
• N° Ulcere da decubito
• N° Infezioni ospedaliere
• N° Conflitti con pazienti
• N° Errori di terapia
• N° Interruzione della continuità assistenziale
• N° Reclami per motivi alberghieri/ristorazione/pulizie
• N° querele
• Formazione

Conclusioni
In definitiva il management infermieristico è un insieme molto complesso di pensieri e azioni, di strategie e strumenti, coordinate fra loro per raggiungere un fine ben precisi: il bene del paziente/utente.


Bibliografia:
• Marriner Tomey, Management Infermieristico Teoria e Pratica. Edizione Sorbona, 1992.
• Calamandrei C, Orlandi C. La dirigenza infermieristica Manuale per la formazione dell'infermiere con funzioni dirigenziali. 3° Edizione. Mc Graw Hill, 2008