La politica dei giorni nostri appare molto meno chiara rispetto a quella che si può trovare e studiare sui libri di storia.

Una volta vi erano partiti e personaggi politici con idee chiare che rappresentavano parti o porzioni di paese, la stragrande maggioranza delle persone, mentre adesso sembra tutto molto meno chiaro, tutto alquanto confuso.L'importante sarebbe continuare a credere in ideali e valori che sono propri di noi italiani, di noi esseri umani. E c'è chi per restare umano  utilizza l'ironia ,intendendo  tutto lo spettro di parole più o meno sinonime: satira, umorismo, comicità. O tutto ciò che in qualche modo nasce come eirōneía, dissimulazione, e finisce per generare quella piccola dose istantanea di piacere che è la risata.

L’impressione, insomma, è che nella realtà materiale, e soprattutto nella realtà virtuale, da un po’ di tempo si scherzi di più. Forse è il tentativo di massa di esorcizzare la realtà circostante o il dispositivo di autodifesa a  prospettive che incupiscono. Oppure l'arma  rimasta contro la cattiveria e il cinismo soft-core.

Ho deciso di chiederlo a Cesare di Trocchio, cabarettista di Verona, insegnante, musicomico, autore e fondatore di Satiraptus.


Sondaggi, in Emilia-Romagna il «ceto basso» vota Lega, donne e giovani preferiscono il centrosinistra. In Calabria i ragazzi disertano le urne. Ebbene ai nostri ragazzi spesso delusi dalla politica che consiglio potresti dare?Ai ragazzi delusi dalla politica prima dovrei chiedere il motivo per cui sono delusi e se si stanno impegnando per migliorare la loro conoscenza. Perché se non vogliono conoscere niente e hanno scelto l'ignoranza come stile di vita, allora dalla politica non possono chiedere granché, ma potranno comunque accontentarsi di mettere i cuori ai video di Salvini che sbaglia il Playback su TikTok. Ai ragazzi che invece si impegnano per migliorare il loro futuro attraverso la loro formazione personale, anche non necessariamente legata ad un percorso professionale, consiglierei di continuare sempre di più a lavorare su loro stessi. Di coltivare l'intelligenza emotiva che contraddistingue le menti superiori, di arricchirsi attraverso l'interazione con la diversità. Non serve a niente girare il mondo, se non siamo in grado di guardare le persone negli occhi e riconoscerle come nostri simili sempre e comunque. La politica di oggi è intrisa di veleno, somministrato quotidianamente nella gente.

 
Salvini: bravo comunicatore o demagogo e manipolatore?Per Salvini è facile comunicare, poiché fornisce a coloro che si accontentano delle sue filastrocche benaltriste, una continua semplificazione. Salvini offre scorciatoie mentali che portano i suoi elettori a sentirsi appagati dalla propria pochezza. Il suo modo di comunicare piace alle menti più semplici e questo Salvini lo sa. Offre loro un continuo alibi, incolpando sempre gli altri: quelli che non sono Italiani, quelli che non sono cristiani, quelli che non sono per bene come noi. Diciamo che è bravo comunicatore demagogo e manipolatore. Per Salvini è facile comunicare, poiché fornisce a coloro che si accontentano delle sue filastrocche benaltriste, una continua semplificazione.Salvini offre scorciatoie mentali che portano i suoi elettori a sentirsi appagati dalla propria pochezza. Il suo modo di comunicare piace alle menti più semplici e questo Salvini lo sa bene. Ha trovato una miniera d'oro nella disinformazione, nell'ignoranza e nell'odio. E non si fa nessun problema a sfruttare a pieno questo "tesoro".


E dunque Salvini è un semplificatore o un  banalizzatore?Semplificatore o banalizzatore? Entrambe le cose. Un esempio lampante è il termine "buonismo", che ha utilizzato per banalizzare, semplificare e svilire i valori come la solidarietà, l'accoglienza, il rispetto per la diversità... Ma forse io non sono molto obbiettivo riguardo a Salvini, perché non mi piace lui, non mi piace ciò che dice e non mi piace neanche come lo dice.


Cesare come si fa ad avere la luce dell'ironia negli occhi? E a conservarla?L'ironia ci può salvare la vita. È uno strumento importantissimo, che ci consente di non scadere nella rabbia e nello sconforto quando le cose intorno a noi non vanno come vorremmo e ci permette di comunicare con le persone in modo efficace. Per far sì che l'ironia diventi un superpotere bisogna lavorare ogni giorno su se stessi, accettando i propri limiti e cercando sempre di migliorare. Come scrissi anni fa: "Ricordati di coltivare l'ironia. Anche solo per uso personale."


Restare e combattere o scappare all'estero?Per me bisogna restare e combattere. Ma capisco chi va all'estero per cercare di costruirsi un futuro. L'importante è che ognuno cerchi di dare il meglio per migliorare la piccola parte di mondo in cui vive. Se ognuno lo facesse il mondo sarebbe un posto migliore. E nessuno avrebbe bisogno dell'uomo "forte", che ci dica cosa dobbiamo pensare e chi dobbiamo odiare. Non è questione di politica, ma di amor proprio. Salvini parla ogni giorno anche alla mia pancia. Solo che io dopo vado in bagno.