La Commissione Ue e AstraZeneca sono finiti in tribunale per la lite nata sul numero di dosi del vaccino Vaxzevria ordinate dall'Europa e non ancora consegnate dall'azienda anglo-svedese che, in base agli accordi iniziali, entro la fine di questo mese avrebbe dovuto essere  300 milioni, per poi diminuire fino a 120.

Che cosa ha deciso il giudice del Tribunale di Bruxelles con la sentenza pubblicata oggi?

La Commissione Ue aveva richiesto 120 milioni di dosi di Vaxzevria entro fine giugno 2021, per poi arrivare al totale pattuito di 300 milioni entro fine settembre. 

Il giudice del Tribunale di Bruxelles ha invece ordinato ad AstraZeneca di consegnare 15 milioni di dosi entro il 26 luglio, altri 20 milioni entro il 23 agosto e altri 15 milioni entro il 27 settembre, per un totale di 50 milioni di dosi. 

Inoltre, se l'azienda non rispetterà quanto indicato nella sentenza dovrà pagare una penale di 10 euro per ogni dose non consegnata.

Avevamo ragione noi, hanno detto da AstraZeneca dopo aver appreso l'esito della decisione del Tribunale, ricordando anche di aver già fornito all'Ue più di 70 milioni di dosi che supereranno gli 80 milioni entro la fine di giugno.

Ma anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che la sentenza dà ragione all'Ue, confermando che AstraZeneca non ha rispettato gli impegni assunti alla stipula del contratto:

"È bello vedere che un giudice indipendente lo confermi", ha dichiarato. "Questo dimostra che la nostra campagna di vaccinazione europea non solo offre risultati per i nostri cittadini, ma dimostra anche che è stata fondata su una solida base giuridica".

A settembre ci sarà un'ulteriore puntata del contenzioso, con il Tribunale che dovrà stabilire se AstraZeneca abbia fatto o meno del suo meglio per rispettare il contratto con l'Ue stipulato nel 2020.

L'azienda farmaceutica, nonostante gli impegni presi con l'Europa, ha deciso di utilizzare l'intera produzione del suo sito di Oxford destinandola esclusivamente al Regno Unito. La  capacità produttiva di quel sito, va aggiunto, è doppia rispetto a quella di altri siti di produzione di vaccini gestiti da AstraZeneca.