Per la prima volta,sul pianeta nano Cerere, sono stati visti con certezza "mattoni" della vita fuori dalla Terra. La scoperta, pubblicata su Nature sotto la guida di Maria Cristina De Sanctis, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, e fatta grazie a uno strumento italiano a bordo della sonda Dawn, indica che queste molecole fondamentali per la vita si sarebbero formate in modo spontaneo sulla superficie dell'asteroide di 950 km di diametro che dal 2006 è stato classificato come pianeta nano.

"Non avevamo mai visto così tanta chiarezza - ha spiegato De Sanctis - la presenza di materiali organici su altri corpi celesti. E, cosa ancora più importante, è che quasi certamente si sarebbero originati in loco, su Cerere, e non trasportati dall'impatto di altri oggetti".

Vir, lo spettrometro fornito dall'Agenzia Spaziale Italiana con la guida dell'Inaf e realizzato da Leonardo, ha individuato senza ombra di dubbio la presenza di materiale organico in un'area di circa 1.000 chilometri quadrati.

Vari elementi indicherebbero che queste molecole considerate come dei mattoni fondamentali per la vita possano essersi formate direttamente sulla superficie di Cerere, dove sono presenti moltissimi materiali ricchi di carbonio, argille e grandi quantità di acqua allo stato ghiacciato.