Allo spegnersi dei semafori sulla pista di Silverstone stavolta è Hamilton il più lesto a partire, portandosi al fianco di Verstappen già alla prima curva, ma il pilota della Red Bull non ci sta a cedere il passo. Hamilton insiste e alla Brooklands, alla fine del rettilineo di Wellington, prova ad allungare, ma ancora una volta Verstappen riesce a tenerlo dietro. Alla Copse, Hamilton finta il sorpasso verso l'esterno e si infila all'interno portando nettamente avanti la sua Mercedes. A metà della curva, l'anteriore sinistra della Mercedes urta la posteriore destra della Red Bull di Verstappen, che non aveva alcuna intenzione di lasciare il passo al rivale. La vettura di Verstappen perde la ruota e in derapata va a schiantarsi  contro le barriere.

Per l'olandese, traballante e scosso dopo l'incidente, che non ha comunque avuto conseguenze come confermato dalle visite mediche di rito, la corsa è finita. La direzione gara, dopo aver messo in pista la safety car, ha poi deciso di richiamare i piloti in pit lane per liberare la pista e ripristinare le protezioni in tutta sicurezza. 

La corsa è ripresa con una nuova partenza dove Hamilton era di nuovo secondo in griglia dietro la Ferrari di Leclerc che, approfittando dell'incidente era finito in testa alla gara, dopo aver superato Bottas già alla partenza.

L'incidente tra i due piloti in testa al mondiale è finito sotto investigazione e i giudici hanno deciso che Hamilton abbia danneggiato Verstappen, infliggendo all'inglese 10 secondi di penalità.

A questo punto quello che nessuno si aspettava. In base a quanto visto nei gran premi finora disputati, ci si attendeva che la Mercedes facesse un solo boccone della Ferrari di Leclerc, che alla seconda partenza era scattato in testa. Invece il monegasco ha tenuto saldamente la testa della gara per quasi tutto il gran premio, salvo cedere solo a due giri dalla fine dove è stato superato, ironia della sorte, alla stessa curva in cui era accaduto l'incidente tra Hamilton e Verstappen.

Il passo della Ferrari nel primo stint era identico a quello di Hamilton, con l'inglese che quando ha cambiato i pneumatici al 27° giro era in ritardo di un paio di secondi. Il pit stop è durato più del previsto perché la scuderia ha deciso di far scontare in quel frangente i 10 secondi di penalizzazione al suo pilota. Dopo aver montato le gomme con la mescola dura, Hamilton si è trovata tra le mani una macchina più facile da guidare ed ha iniziato la sua rimonta superando prima Norris e poi Bottas, prima di avere ragione di un comunque ottimo Leclerc che alla fine girava con un tempo di un secondo più lento del suo avversario.

Ottima anche la prova di Sainz che si è classificato sesto. Il pilota spagnolo della Ferrari ieri è stato danneggiato da Russell e oggi da una ruota che, durante il cambio gomme, non voleva saperne di farsi fissare al mozzo. Senza quel contrattempo, non è escluso che avrebbe potuto piazzarsi davanti alle due McLaren di Norris e Ricciardo che lo hanno preceduto sul traguardo. Il terzo gradino del podio è andato all'altro pilota Mercedes, Valtteri Bottas.

Questa la classifica finale:

Dopo questa gara, che in barba alla pandemia si è volta davanti a una folla di 140mila persone, Hamilton, oltre ad aggiudicarsi il Gran Premio di Gran Bretagna per l'ottava volta in carriera ha portato a -8 i punti di svantaggio che nel mondiale piloti lo dividono da Verstappen, oggi rimasto fermo a 185. Norris è terzo con 113 punti davanti a Bottas che ne ha 108.

La Formula 1 sarà di nuovo in pista tra due settimane in Ungheria, dove si disputerà l'ultima gara prima delle vacanze.