Il 1 giugno 2022 è stato presentato, presso la Sala Marconi della Radio Vaticana in Roma, il numero 100 di Gesuiti Missionari Italiani, rivista della Fondazione Magis (Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo).

La Fondazione MAGIS è un’opera della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù che coordina e promuove attività missionarie e di cooperazione internazionale attraverso l’impegno e l’azione di gesuiti e di laici in varie parti del mondo. In occasione della presentazione del numero 100 della rivista, ne è stato presentato anche il nuovo nome: Gesuiti Missionari Incontri.

«Dovremmo avere tutti il coraggio di guardare in faccia la realtà. Senza una presa di coscienza, prima di tutto personale e poi collettiva e comunitaria, senza il coraggio delle scelte concrete dirette a costruire la pace, nulla può cambiare. “Da soli non ci si salva!”».

È da questo passaggio tratto dall’editoriale (a firma del presidente della Fondazione Magis, prof. Ambrogio Bongiovanni) dell’ultimo numero della rivista della Fondazione Magis che si è voluto festeggiare un compleanno particolare, ovvero il traguardo dei 100 numeri.

Come ogni punto di arrivo anche questa ha rappresentato un’occasione di partenza per continuare a raccontare il servizio missionario attraverso gli occhi degli operatori impegnati ogni giorno nel realizzare i tanti progetti nel mondo.

La Fondazione opera nei seguenti ambiti: cultura, diritti fondamentali e advocacy, educazione, pace, sanità.

Sono intervenuti all’evento il prof. Ambrogio Bongiovanni, presidente della Fondazione Magis e Direttore del Centro Studi Interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana, il prof. Bryan Lobo sj, Decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Gregoriana e il dott. Jacopo Martino, Agenzia cooperazione allo sviluppo.

Nel numero cento della rivista si parla di: sanità e servizi ospedalieri in Ciad; di una clinica mobile in Burundi; di un progetto in Repubblica Centro Africana che sostiene il futuro dei giovani con percorsi di formazione professionale, così come accade in Togo dove oltre allo studio si è sviluppato un servizio di cura verso le persone più fragili; dell’India, dove opera una struttura che si prende cura dei poveri e degli indigenti con programmi di formazione per il personale sanitario e percorsi scolastici per i bambini.

La Fondazione è presente anche in Sri Lanka, Brasile, Albania, Romania, Malta. Accanto a questi progetti c’è il racconto dell’adesione da parte della Fondazione all’appello sottoscritto da più di 40 realtà nazionali del cattolicesimo italiano per il no alla guerra e alle armi nucleari. “Questo è il momento - propone la Fondazione Magis - per investire in progetti che favoriscano la cooperazione internazionale e la lotta alle povertà e alle discriminazioni; anche questi sono strumenti efficaci per costruire duraturi processi di Pace”.

In questo numero prosegue anche il racconto del progetto degli incontri nelle scuole di educazione all'ambiente e alla cura del Creato, collegato alla Laudato sì e alla Cop26.