La regione Lombardia, in seguito al referendum del 22 ottobre, si accinge a chiedere al Governo di avviare la trattativa per il conferimento di diverse competenze, perlopiù amministrative, su una piattaforma molto ampia di materie, ma indicando già con chiarezza che alcune di esse sono prioritarie e altre meno.
È scritto nero su bianco nella risoluzione che il Consiglio regionale approverà martedì prossimo in Aula.
Le materie sono state raggruppate in sei aree (istituzionale; finanziaria; ambiente, protezione civile, territorio e infrastrutture; economica e del lavoro; cultura, istruzione e ricerca scientifica; sociale e sanitaria).
Per tutte le materie che verranno effettivamente trasferite, la Regione chiederà che siano accompagnate anche dalle relative risorse. Oltre a ciò la Regione mira a gestire una quota del canone Rai e una quota del recupero dell'evasione dell'Iva (recupero avvenuto su territorio lombardo con il contributo della Regione) così come avviene anche per il bollo auto e per l'Irap.
La Regione chiede anche di avere mano libera sulla modulazione dei tributi o delle compartecipazioni regionali, in modo da poter decidere in autonomia chi, quanto e come esentare. Ciò permetterebbe di agire sul superticket su visite ed esami come da sempre chiede il Pd, o di attuare politiche mirate sul bollo auto.
Ulteriore passo sarebbe quello di superare la logica dei trasferimenti statali e di tornare a finanziare l'ente attraverso tributi propri o la compartecipazione a tributi statali.