“Un irresponsabile invito al bracconaggio, una decisione di estrema gravità, completamente priva di supporto scientifico, irrispettosa delle procedure e esposta agli effetti del giudizio della Corte di giustizia europea”.

Così l'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell'Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell'Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'Ambiente (LEIDAA) commenta il “via libera” al mandato del Consiglio europeo per l'abbassamento della protezione del lupo.

LEIDAA fa parte del gruppo di associazioni europee che aveva scritto alla Presidenza polacca di turno, sottolineando la mancanza di basi scientifiche e chiedendo di rinviare il voto sulla questione fino a quando non sarebbe stato deciso il ricorso alla Corte di Giustizia contro il declassamento del lupo, proposto da Green impact e da altre associazioni del continente e oggetto di intervento da parte delle stessa LEIDAA. 

"La revisione indipendente del rapporto utilizzato dalla Commissione Europea per giustificare il declassamento - ricorda l'on. Brambilla - conclude che dati incerti e obsoleti non dovrebbero essere usati per spingere a declassare la protezione della popolazione europea di lupi, azione peraltro non suggerita neppure dal rapporto citato dalla commissione. Del resto le istituzioni europee non hanno promosso una consultazione sufficientemente ampia e fondata su serie ricerche. Ciò detto, la decisione appare in sé di estrema gravità perché l'Ue non ha mai declassato una specie ad alto rischio e per l'indubbio incoraggiamento che i bracconieri, già abbondantemente attivi in paesi come l'Italia, riceveranno da questa scelta nefasta. Mi auguro che il Parlamento europeo blocchi la revisione della direttiva habitat. Altrimenti dobbiamo confidare nella Corte di giustizia, che in febbraio ha ammesso il caso e si pronuncerà, si spera, entro la fine dell'anno".

Questo il commento del WWF:

Nelle prossime settimane la decisione sarà votata dal Parlamento europeo. Gli Stati membri dell'UE hanno approvato la proposta di declassamento del lupo nel quadro della Direttiva Habitat. Una decisione grave e senza alcun fondamento scientifico. Nelle prossime settimane la decisione sarà votata dal Parlamento europeo.

Il WWF chiede di mantenere l'integrità della Direttiva Habitat e di garantire una protezione rigorosa del Lupo in Italia. Oggi, i rappresentanti degli Stati membri dell'Unione europea hanno avallato la proposta della Commissione europea di declassare lo stato di protezione del Lupo in Europa, nonostante la mancanza di solide prove scientifiche. La decisione fa seguito al declassamento del lupo nel quadro della Convenzione di Berna e ad una lunga battaglia portata avanti dalla Presidente Ursula von der Leyen esclusivamente per motivazioni di convenienza politica non basate sulla scienza.

Nelle prossime settimane il Parlamento europeo dovrà esprimersi sulla proposta della Commissione. Un passaggio cruciale durante il quale sarà importante garantire l'integrità della Direttiva Habitat, pietra miliare del diritto ambientale europeo a protezione delle specie a rischio e dei siti Natura 2000. Grazie alla protezione rigorosa garantita dalla Direttiva Habitat e dalla Convenzione di Berna, le popolazioni di lupo hanno iniziato a riprendersi in molte parti del continente: un grande successo in termini di conservazione. Tuttavia, il loro stato di conservazione è ancora lontano dall'essere favorevole e il processo di recupero rimane fragile essendo esposto a casi crescenti di bracconaggio. È per questo che il declassamento del lupo è una decisione incomprensibile.

Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, dichiara: "Il declassamento della protezione del lupo è una decisione sbagliata che antepone il tornaconto politico alla scienza. Non offre alcun aiuto concreto alle comunità rurali e agli allevatori, ma riduce la possibilità di investire in misure preventive per favorire la convivenza. Rappresenta un precedente pericoloso per la protezione delle specie a rischio in Europa ed è anche un segnale preoccupante di come la politica si stia allontanando dalla scienza. Ora il Parlamento europeo è chiamato a votare questa decisione sbagliata. Il WWF chiede ai parlamentari italiani di mantenere l'integrità di questo strumento essenziale per proteggere l'ambiente in Europa. Al Governo italiano, che purtroppo è stato uno dei primi a chiederne il declassamento, chiediamo con forza, ma con poca speranza, di non implementare nell'ordinamento italiano l'eventuale declassamento del lupo e di continuare a mantenere una protezione rigorosa".