Balzo in avanti a gennaio dell'indice destagionalizzato della produzione industriale, il cui dato congiunturale, rispetto al mese precedente, indica in aumento del 3,7%. 

Negativo, invece, l'andamento calcolato per trimestre, periodo novembre-gennaio, con il livello destagionalizzato della produzione che diminuisce del -0,9% rispetto al periodo precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, rispetto a gennaio 2019 l'indice diminuisce in termini tendenziali del -0,1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di gennaio 2019).

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono le altre industrie manifatturiere (+11,6%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+11,4%), l'industria alimentare, bevande e tabacco (+6,8%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento e pelli (-8,4%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua (-6,3%) e nei prodotti chimici (-3,3%).

Quasi inutile ricordare che a partire da febbraio, causa coronavirus, i dati macroeconomici dell'Italia saranno in progressivo peggioramento e questo dato della produzione industriale a gennaio 2020 in futuro verrà descritto come miracoloso.