Il numero di manifestanti scesi ieri in piazza a Barcellona, si parla di circa 1 milione di persone accorse comunque da tutta la Spagna, non ha fatto cambiare idea al presidente del Governo catalano Carles Puigdemont che domenica sera - intervistato per il programma "30 minuts" della tv pubblica catalana TV3 - ha detto che, in merito alla dichiarazione d'indipendenza della Catalogna, applicherà la legge... del referendum, pertanto dando seguito a ciò che è stato indicato nelle urne.
Puigdemont ha poi ricordato i numeri ottenuti nel risultato elettorale dove la partecipazione, nonostante divieti e impedimenti posti in atto dalla Guardia Civil, ha comunque votato il 43% degli aventi diritto e, tra questi, il 90% dei catalani ha votato a favore dell'indipendenza.
Il Parlamento catalano, dopo il divieto imposto dalla Corte costituzionale spagnola per lunedì, si riunirà martedì alle 18 con all'ordine del giorno un aggiornamento sulla situazione politica in atto, senza specificare se sarà chiesto o meno ai parlamentari di esprimersi sull'indipendenza della regione.
Puigdemont, nell'intervista di domenica, ha ricordato anche di aver lasciata aperta la porta alla mediazione, aprendo al dialogo a tutte le possibilità che - in tal senso - fossero arrivate da Madrid. Ma Rajoy sembra non sentirci da quell'orecchio, preferendo invece arrivare al muro contro muro con Barcellona, senza immaginare quali possibili conseguenze potrebbe avere il degenerare della situazione.