Giovedì, l'Assemblea Generale de LaLiga ha approvato "Boost LaLiga", l'accordo con il quale il fondo CVC diventa partner di LaLiga e dei suoi club "con l'obiettivo di aumentare la crescita globale e continuare la sua trasformazione in una società di intrattenimento digitale globale. LaLiga manterrà le sue responsabilità sportive, nonché l'organizzazione e la gestione della commercializzazione dei diritti audiovisivi", ma una parte degli introiti finiranno nelle casse di CVC.

In pratica il fondo britannico, con un investimento di circa 2,5 miliardi di euro, si è aggiudicato una rendita per i prossimi 50 anni garantita dalle squadre di calcio spagnole... escluse alcune, tra cui Real Madrid e Barcellona, che da sempre hanno denunciato la scarsa o nulla convenienza per un tale progetto che era stato originariamente pensato per finanziare la Serie A, salvo poi naufragare per l'opposizione di un terzo dei club.

Il problema è che i miliardi offerti, utilizzabili fin da subito, avrebbero fatto comodo a molte proprietà italiane che, anche a causa della pandemia, non sanno come sistemare i conti per garantire la continuità sportiva dei loro club.

Notizia di oggi, però, è che della gravità dell'attuale stato di salute delle squadre di calcio europee adesso ne avrebbe preso piena coscienza anche la stessa Uefa che starebbe lavorando agli ultimi ritocchi di un piano di salvataggio da 6 miliardi di euro per aiutare i club del continente a riprendersi dall’emergenza Coronavirus, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.
 
Il piano UEFA prevederebbe un fondo di emergenza tra i 2 e i 6 miliardi di euro e nuove regole sul Fair Play Finanziario, che dovrebbero includere un salary cap e una luxury tax.

Questi soldi servirebbero ai club per ristrutturare i loro debiti in maniera più "comoda" e a tassi d'interesse più bassi di quelli di mercato. La UEFA, a tale scopo, è in trattative con la società d'investimento londinese Centricus Asset Management per finanziare il progetto.

Una iniziativa che, per certi versi, fa ritenere affrettato e ancor meno conveniente l'accordo tra LaLiga e CVC.