Le parole di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Malato
Papa Francesco ha ricordato che domenica 11 febbraio si aprono le iscrizioni alla Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Panamá nel gennaio 2019. Utilizzando un tablet, alla presenza di due giovani, Bergoglio ha scritto il proprio nome come pellegrino che parteciperà all'evento, invitando tutti i giovani del mondo a fare altrettanto, sia recandosi a Panamá, sia partecipandovi dalle proprie comunità.
Ma questa domenica è anche la giornata dedicata al Malato e di questo tema il Papa ha parlato prima della recita dell'Angelus ai fedeli in Piazza San Pietro: «In queste domeniche il Vangelo, secondo il racconto di Marco, ci presenta Gesù che guarisce i malati di ogni tipo. In tale contesto si colloca bene la Giornata Mondiale del Malato, che ricorre proprio oggi, 11 febbraio, memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes. Perciò, con lo sguardo del cuore rivolto alla grotta di Massabielle, contempliamo Gesù come vero medico dei corpi e delle anime, che Dio Padre ha mandato nel mondo per guarire l’umanità, segnata dal peccato e dalle sue conseguenze.»
Prendendo ad esempio il passo del Vangelo con la guarigione di un uomo malato di lebbra, Francesco ha ricordato che in quel racconto «noi ammiriamo, oltre alla compassione, la misericordia, anche l’audacia di Gesù, che non si preoccupa né del contagio né delle prescrizioni, ma è mosso solo dalla volontà di liberare quell’uomo dalla maledizione che lo opprime.»
Per questo, non bisogna mai dimenticare che «la malattia ... in nessun modo intacca o impedisce il suo rapporto con Dio. Anzi, una persona malata può essere ancora più unita a Dio. Invece il peccato, quello sì che ci rende impuri! L’egoismo, la superbia, l’entrare nel mondo della corruzione, queste sono malattie del cuore da cui c’è bisogno di essere purificati, rivolgendosi a Gesù come il lebbroso: "Se vuoi, puoi purificarmi!"».