Approderà anche in Sicilia il tour estivo di Vinicio Capossela con Bestiale Comedìa, un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri.

L’appuntamento di Piazza Armerina è il secondo nell’Isola e si terrà l’8 agosto alle 21:30 nella Piazza Duomo.  L’organizzazione è dell’ASC Production e di Georgia Lo Faro Eventi con il patrocinio del Comune di Piazza Armerina. I biglietti sono acquistabili anche online su

www.mailticket.it/manifestazione/YD30/BESTIALE_COMEDIA_CONCERTO_DANTESCO

 
Lo Spettacolo

Gli anniversari offrono l’occasione di misurare il tempo che passa e i mutamenti che porta; offrono anche l’opportunità di valutare il tempo che non è passato e ciò che è restato immutato, in modo da poterlo riscattare. Quest’anno ricorre il settecentesimo della morte di Dante Alighieri; è quindi naturale che Vinicio Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, abbia pensato ad un progetto legato a questo evento e al confronto con la Divina commedia dalla quale ha tratto punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio.

Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato.

La ricerca musicale, artistica e letteraria che Vinicio Capossela porta avanti da tempo è ricca di riferimenti danteschi. Sebbene le citazioni esplicite ad alcuni passi della Divina Commedia siano presenti in particolare in alcuni brani dell’album Marinai, profeti e balene del 2011, in tutta la discografia di Capossela riecheggia l’universo metafisico dantesco attraverso una ricerca della ritualità, del primordiale, delle radici mitiche della propria cultura, tutta volta a decifrare e restituire la complessità dell’animo umano.

Il concerto per celebrare l’anniversario della morte di Dante Alighieri attingerà dunque da questa vasta discografia: un vero e proprio viaggio nell’aldilà tra santi, creature mitiche, bestie, eroi e, soprattutto, peccatori.

I compagni di questa impresa saranno due musicisti di grande talento, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo che, come Virgilio e Beatrice, affiancheranno il cantautore e gli daranno coraggio nel confrontarsi con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale.


Note artistiche

Vedi la bestia per cu’i mi volsi:
aiutami da lei, famoso saggio,
ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi

“Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana. A partire dalla forma a imbuto della cosmogonia della Comedìa, l’attrazione è sempre stata presente. Ho iniziato ad appassionarmi a Dante per mito interposto. L’eroe della mia giovinezza è stato il dannato, il bohémien, il distillatore di bellezza Amedeo Modigliani. Modigliani sgranava come un rosario ebbro i versi di Dante a memoria, mentre dipingeva i suoi volti dagli occhi vuoti. E così provai a mandarli a memoria anche io scoprendo la più sublime forma di preghiera umanistica. Una esperienza di spiritualità, che nella ripetizione conduce a una specie di trance. L’attrazione per l’umano, per i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta maraviglia è quello che da quindici anni conduce il mio cammino in musica e parole.  Non c’è cosa che Dante non comprenda già. Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana sono tra le cose dantesche che più mi attraggono. Galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti.”  (Vinicio Capossela)