Dal Texas, la Formula 1 si trasferisce in Messico per disputare, nel prossimo fine settimana, il terzultimo gran premio della stagione nell'Autodromo Hermanos Rodriguez, a poca distanza di Città del Messico.

Dopo il terzo posto di Austin, per Hamilton la prossima gara sarà quella decisiva per conquistare il quinto titolo mondiale in carriera... poco più di una formalità, a meno di imprevisti tali da non consentirgli di arrivare a punti su un circuito in cui si è ripreso a gareggiare dal 2015 e dove le Mercedes hanno vinto due volte su tre.

Ma per la vittoria del Gran Premio del Messico non ci saranno solo le due Ferrari a contendere alle Mercedes il primo gradino del podio. Infatti, non dobbiamo dimenticare il terzo incomodo, la Red Bull, che in Messico ha delle ottime possibilità di successo, specie dopo quanto fatto vedere in Texas da Verstappen, oltretutto vincitore dell'edizione 2017.

Due le caratteristiche che rendono unico l'Autodromo Hermanos Rodriguez: la brevità della pista, lunga solo 4,3 km, e l'altitudine, oltre 2mila metri sopra il livello del mare.

L'altitudine, con la conseguente minore presenza di ossigeno, ha un impatto notevole sulle prestazioni della vettura, con il propulsore meno prestazionale e i freni più difficili da raffreddare.

Hypersoft, ultrasoft e supersoft i tipi di mescola che la Pirelli metterà a disposizione dei piloti... come se si trattasse di una gara su un circuito cittadino. Per quanto riguarda le strategie di gara, in relazione al cambio gomme i team dovranno tenere in considerazione che la corsia dei box è una delle più lunghe tra quelle dei circuiti di Formula 1, mettendo in conto che un'unica fermata sia la strategia più consigliabile.

Il meteo prevede pioggia leggera per le libere del venerdì e tempo soleggiato per il resto del weekend.

La corsa prenderà il via alle 20:10 ora italiana.