Dopo il successo del libro Napoli Donna, io e la Gargiulo decidemmo di realizzarne un altro sugli uomini che appartenevano alla nostra città e che avevano in qualche modo lasciato un segno importante: "Trentuno napoletani di fine Secolo" con i miei ritratti fotografici realizzati tutti con polaroid manipolate e le interviste della giornalista. Fu pubblicato da Electa Napoli nel 1995.

Trentuno illustri napoletani: attori, cantanti, scrittori, galleristi, manager, si sono raccontati e messi in posa. Tra questi: Salvatore Accardo, Lucio Amelio, Sergio Bruni, Renato Carosone, Luciano De Crescenzo, Francesco De Martino, Roberto De Simone, Antonio Ghirelli, Raffaele La Capria, Roberto Murolo, Riccardo Muti, Giorgio Napolitano, Michele Prisco, Giovanni Pugliese Carratelli, Francesco Rosi ed altri. Ha introdotto il libro uno scritto di Carlo Azeglio Ciampi. 

Il libro è stato presentato prima al Palazzo Serra di Cassano di Napoli, poi con la mostra di fotografie alla Camera dei Deputati a Roma, il 6 dicembre 1995. Mostra inaugurata con la presentazione di Carlo Azeglio Ciampi e di Nilde Iotti, alla presenza di Giorgio Napolitano. Questo lavoro é stato per me una vera sfida; tutti i ritratti sono su polaroid che io ho manipolato successivamente allo scatto.

Per me era una grande sfida ritrarre questi illustri personaggi, con una Polaroid SX-70; ma in quel periodo ero molto innamorato di questa semplice, piccola, economica macchina fotografica. Era proprio l'immediatezza del risultato e il cromatismo delle sue pellicole che mi affascinava più delle professionali e sofisticate apparecchiature con cui si ottenevano foto supernitide e straordinariamente precise. Cercavo un'imperfezione che rendesse l'immagine più artigianale e meno industriale.

A volte alcuni ritratti sono talmente perfetti da risultare stucchevoli e noiosi e la possibilità di manipolare queste immagini, le accostava alla pittura pur restituendo un referente e una verità tutta fotografica. Una dimensione, quindi, diversa e totalmente aperta alla sperimentazione.

Quello che mi ha sempre affascinato e che continuo a cercare, è proprio la possibilità di scoprire nuovi linguaggi espressivi, nuove strade da percorrere.

Augusto De Luca