Nell'Angelus della domenica in cui la Chiesa festeggia il battesimo di Gesù, il Papa ricorda come deve comportarsi il "buon cristiano".

Richiamandosi alle parole del profeta Isaia che ricorda che il Servo di Dio realizza la sua missione con uno stile contrario allo spirito mondano - "non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta" (42,2-3) - papa Francesco ci ricorda che è questo che ci insegna Gesù con la sua umiltà: la mitezza, l’atteggiamento della semplicità, del rispetto, della moderazione e del nascondimento, richiesto anche oggi ai discepoli del Signore.


«Quanti – è triste dirlo – quanti discepoli del Signore si pavoneggiano di essere discepoli del Signore. Non è un buon discepolo quello che si pavoneggia. Il buon discepolo è quello umile, mite, quello che fa il bene senza farsi vedere. 

Nell’azione missionaria, la comunità cristiana è chiamata ad andare incontro agli altri, sempre proponendo e non imponendo, dando testimonianza, condividendo la vita concreta della gente».

È pertanto evidente che, nonostante gli sforzi, uno come Matteo Salvini - ed evidentemente chi ne condivide parole e atteggiamenti - non è da considerarsi un buon cristiano.

Ce lo ha ricordato oggi il Papa.