Cronaca

Catania – Castorina ritorna proprietario del suo appartamento

Dopo aspre traversie burocratiche, indicibili sacrifici finanziari e tempi biblici dei tribunali la giustizia, seppure parzialmente, ha effettuato il suo decorso per Giuliano Castorina, presidente del comitato “Ridateci casa nostra!”, il quale lunedì 10 giugno è ritornato nella piena proprietà della sua abitazione, sito in via D’Amico 117.

La sua gioia però è stata dimezzata per lo stato fatiscente, in cui gli abusivi hanno lasciato le stanze, per lo più private delle porte, della caldaia, con mura cadenti e finestre con vetri rotti: “Sono stanco di questa situazione, perché ancora non se ne vede la fine. – ha commentato Castorina – Sono sconvolto da un così inqualificabile scenario. Ho avuto parole di conforto dal vicinato, da amici e da alcuni parenti. Non so come si arrivi a tanto di barbarie verso oggetti e suppellettili da me acquistati con grande spirito di immolazione”.

Raccogliendo i commenti degli astanti, egli si è sentito dire che si è trattato dello sfratto più brutto, che si sia mai visto per la proterva resistenza di chi non aveva diritto ad abitare. “Ciò, che mi ha amareggiato, è stata la pervicacia delle istituzioni vero i miei ripetuti appelli. – prosegue Castorina – Come mai, quando facevo una manifestazione (autorizzata), venivano in cinque minuti sei volanti delle forze dell’ordine? Quale era l’emergenza? Chissà che riportavano alle forze dell’ordine per farle correre? Ciò, che invece mi conforta, è la ritrovata quiete nello stabile, i cui residenti (che ho ringraziato pubblicamente per la loro pazienza con un manifesto) denunciavano reiteratamente i continui rumori senza tuttavia ottenere una risoluzione al problema. C’è stato un giorno, in cui ritirai la posta, che, casualità voglia, rigarono il parabrezza della mia auto.

Finalmente abbiamo avuto casa, anche se manca quasi tutto ed ho trovato alcune fatture, che, oltre alle utenze arretrate, ammontano a 2 mila euro di condomino non fruito da me e mi trovo a ripagare al solito e rateizzare a 200 euro al mese parlando coi legali dello stesso condomino, cui spiegai l’ingiustizia. Meno male che hanno accolto le mie ragioni, ma dovrei rivalermi sull’affittuario, che ha continuato ad asportare”. Il suo è stato un atto dovuto innanzitutto per i sacrifici dei suoi genitori defunti, che hanno investito molto nell’immobile, e parimenti un gesto di legalità esortante tutti coloro, che sono ancora spoliati dei loro diritti reali, ad impegnarsi con determinazione verso le istituzioni statali per ottenere il rispetto di quanto sia loro riconosciuto dalle leggi.

Autore Foti Rodrigo
Categoria Cronaca
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