Mentre mercoledì il Napoli giocherà a Liverpool una partita più che delicata per il prosieguo del cammino in Champions, con la qualificazione ad un passo ma che potrebbe teoricamente anche sfuggirgli di mano proprio all'ultimo tuffo, il presidente Aurelio De Laurentiis, secondo quanto ha riportato il Corriere dello Sport, avrebbe ufficializzato il via all'annunciato contenzioso legale che lo vede schierato contro... tutti i suoi giocatori.

La vicenda ha avuto inizio lo scorso 5 novembre quando, dopo la partita, sempre di Champions League, disputata dai partenopei contro il Salisburgo e finita in parità, la squadra si rifiutò di tornare in ritiro.

Secondo quanto riporta il quotidiano sportivo, la SSC Napoli avrebbe inviato 24 lettere contestando ai singoli giocatori inadempimenti contrattuali punibili, secondo la società, con decurtazioni che possono arrivare fino al 25% della retribuzione mensile lorda.

Il Napoli avrebbe deciso di sanzionare i propri tesserati con richieste economiche differenziate e personalizzate in rapporto alla gravità dell'inadempimento. Il più penalizzato di tutti sarebbe Allan, a cui De Laurentiis avrebbe decurtato quasi 250mila euro, perché oltre a non andare in ritiro si sarebbe rivolto a Edoardo De Laurentiis, il figlio del presidente, in maniera offensiva, rischiando persino lo scontro fisico.

Con l'applicazione delle multe, il Napoli risparmierà circa 2,5 milioni di euro. Forse non si era mai visto prima d'ora un presidente che sceglie il muro contro muro nei confronti della sua stessa squadra in questi termini, con il rischio di buttare all'aria un'intera stagione.