La leggenda marra che Bloody Mary sia stata una strega che venne bruciata sul rogo e la sua anima ritorni nel nostro mondo e si presenti a chiunque la invochi, ma in realtà si tratta di una maledizione scaturita da una drammatica tragedia familiare .

Questo è il primo racconto della seconda serie esclusivamente creata sul canale Telegram di Storie inspiegabili.

Nei secoli passati la medicina non era sviluppata come ai giorni nostri e c’era il terrore delle malattie infettive, come per esempio la peste, che provocavano epidemie e diffondevano morte ovunque. 

La quattordicenne Mary, figlia del medico del villaggio, sembrò essersi ammalata di tifo, aveva la febbre molto alta e giaceva a letto in stato incosciente e, sebbene fosse ancora viva, per scongiurare una possibile epidemia, il padre decise di adagiarla dentro una bara e seppellirla nel giardino fuori casa.

La decisione era atroce e la madre di Mary disperata, non potendo salvare la figlia direttamente, pensò di legare al polso di Mary uno spago collegato a una campanella fissata alla porta di casa, se la figlia fosse miracolosamente guarita, avrebbe udito lo scampanellio e l’avrebbe salvata.

Il marito, per evitare anche questa tortura alla moglie, le somministrò una dose di morfina, facendola cadere in un sonno profondo.

La mattina dopo la moglie si risvegliò e corse immediatamente fuori da casa, per controllare la situazione. 

Lo spago era rotto e la campanella muta, Mary doveva essersi risvegliata durante la notte agitandosi nella bara, la fecero disseppellire e si trovarono di fronte a uno spettacolo davvero raccapricciante: Mary aveva gli occhi spalancati, il terrore ancora impresso nelle pupille senza vita, doveva essere morta dallo spavento, il vestito era imbrattato dal sangue delle dita scarnificate che avevano cercato una via d’uscita.

Mary era morta per la seconda e ultima volta.