Di nuovo insieme, l'uno contro l'altro, in una finale di Champions. Nel 2014 Real Madrid e Atlético Madrid si erano sfidati a Lisbona in una partita rocambolesca vinta dai bianchi del Real per 4-1 nei tempi supplementari, dopo aver pareggiato pochi secondi prima della fine del tempo regolamentare.

Questa volta, la sfida sarà a Milano e per entrambe non ci sarà neppure la possibilità di un risultato di consolazione. Infatti, la Liga è terminata e se l'è aggiudicata il Barcellona con dietro le due squadre di Madrid.

Sarà la sfida di due squadre della stessa città che, va da sé, proprio grande simpatia l'una per l'altra non hanno e non potrebbero avere. I bianchi (blancos) del Real sono la squadra della borghesia altolocata, mentre i materassai (colchoneros) dell'Atlético, così chiamati per la loro maglia a strisce bianche e rosse che ricordava i teli che una volta ricoprivano i materassi, sono la squadra del ceto medio e della classe operaia di Madrid. Ma va ricordato che sono anche la squadra della destra ultrà, perché l'Atlético, nella sua storia, è stata la squadra di Franco, strumento della sua propaganda interna. E proprio durante il franchismo l'Atlético ha vinto sette dei suoi dieci campionati.

Stasera sarà anche la sfida di due diverse modalità di gioco: il difensivismo ragionato e aggressivo di Simeone contro il gioco spumeggiante e molto offensivo, e non potrebbe essere altrimenti visti i giocatori che si ritrova davanti, di Zidane. E per l'ex numero 10 francese ci sarà, oltre alla sfida del campo, da sopportare anche il naturale raffronto con Carlo Ancelotti, l'allenatore capace di riportare il Real, dopo un lungo digiuno, alla vittoria nella Champions, facendo conquistare ai bianchi di Spagna la decima coppa dalle grandi orecchie.

Ed in questo caso, non si può neppure augurare vinca il migliore, perché altrimenti la partita sarebbe vinta dal Real, senza neppure giocarla. E allora, vinca il gioco di squadra, la tenacia e la convinzione che, insieme, possono fare la differenza in qualunque sport, calcio compreso.