Salute

Il decalogo dei Pediatri Italiani con le 10 buone ragioni per cui è bene vaccinare gli adolescenti

Dieci risposte ad altrettanti “perché”, pensate dai pediatri per far comprendere ai genitori dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni, l’importanza di vaccinare i propri figli contro il Covid-19.

Ecco i 10 motivi per cui è bene vaccinare gli adolescenti:

  1. per evitare una malattia potenzialmente pericolosa per sé e per gli altri
  2. per evitare i rari decessi
  3. per evitare i ricoveri per complicazioni
  4. per evitare le conseguenze a distanza (Long COVID)
  5. per evitare che interrompa la frequenza della scuola
  6. per evitare che interrompa le sue attività sociali
  7. per evitare che contagi parenti anziani o fragili non vaccinati o che non hanno risposto adeguatamente alla vaccinazione
  8. per evitare che contagi compagni di scuola o amici fragili non vaccinati o che non hanno risposto adeguatamente alla vaccinazione
  9. per contribuire al controllo della pandemia contenendo la circolazione del SARS-CoV-2 e il rischio di sviluppo di nuove varianti
  10. perché se ben spiegato, con il contributo del suo pediatra, lo accetterà con consapevolezza

Questo il decalogo il cui spirito è stato illustrato in un comunicato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp).

A sintetizzarne i contenuti è lo presidente della Fimp, Paolo Biasci: “Evitare una malattia pericolosa per sé e per gli altri, i rari decessi, i ricoveri per complicazioni, la sindrome Long-Covid, l’interruzione della frequenza scolastica e delle attività sociali, e poi contenere i contagi di parenti anziani e di compagni di scuola non vaccinati o non pienamente immunizzati, contribuire al controllo della pandemia e delle varianti del virus e infine creare consapevolezza dell’importanza che ciascuno faccia la propria parte anche tra gli adolescenti. Queste le nostre indicazioni per i genitori che si accostano con mille domande alla vaccinazione dei loro figli adolescenti. Con l’immunizzazione dei ragazzi ci guadagna la loro salute, quella dei nonni e dell’intera comunità”.

 A che punto è però la campagna vaccinale negli studi dei Pediatri di Famiglia? “Abbiamo sottoscritto ormai già tre mesi fa un Protocollo d’Intesa, rispondendo prontamente all’appello del Ministro Speranza e del Generale Figliuolo, ma molte, troppe Regioni sono ancora indietro sugli accordi attuativi. Il documento siglato ci permetterebbe inoltre di occuparci interamente del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale, liberando risorse nei Servizi di Prevenzione da dedicare ad altre attività. Noi non chiediamo altro di poter vaccinare i nostri ragazzi. Solo così potremo garantire loro un ritorno a scuola in totale sicurezza e il recupero delle coperture vaccinali”.
 L’importanza dell’immunizzazione degli adolescenti arriva dalle parole di Mattia Doria, Segretario nazionale alle Attività Scientifiche ed Etiche della Fimp: “Le nuove varianti emergono laddove i tassi di copertura vaccinale sono bassi. Ed è ormai dimostrato che i minori si ammalano con la stessa incidenza degli adulti – pur con percentuali di gravità fortunatamente più basse – e che rappresentano una potenziale fonte di diffusione del virus in tutti gli ambiti di vita frequentati: dai luoghi di aggregazione, alle palestre, alla scuola. Non va inoltre dimenticato l’impatto psicologico che il primo lockdown totale e il secondo a singhiozzo dell’inverno appena trascorso, hanno avuto sui nostri ragazzi. Dobbiamo mettere in atto tutte le misure che ci permettano di evitare che accada ancora: la vaccinazione è una di queste misure. Tanto più vincente quanto più diffusa”.“Non dobbiamo mai abbassare la guardia sulle vaccinazioni dell’età pediatrica – dichiara poi Giorgio Conforti dell’Area Vaccini Fimp- non solo per il Covid-19, ma per tutte le vaccinazioni del Calendario che nel primo lockdown hanno subito un crollo, diventato poi trasversale e diffuso. La contrazione è stata meno sensibile per il Ciclo Primario (fino a 2 anni) e in quelle Regioni dove a vaccinare è il Pediatra di Famiglia. D’altro canto, è stata la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a raccomandare di far coincidere le immunizzazioni con i Bilanci di salute, che sono passaggi chiave della nostra presa in carico del bambino. Come abbiamo voluto ricordare anche nel nostro decalogo, proteggere i piccoli è proteggere l’intera comunità. Per farlo basta un vaccino.”

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Salute
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