Berlusconi ha rilasciato un'intervista al Giornale in cui indica quale sarà la strategia del suo partito nel prossimo futuro, chiarendo - si fa per dire - il ruolo di Forza Italia, in questi termini:

"La verità è che il Paese sta attraversando la crisi più drammatica della sua storia moderna. Una crisi sanitaria e una crisi economica senza precedenti nel dopoguerra. Come si fa a perdere tempo nel teatrino della politica mentre la gente muore nelle rianimazioni o non trova posto negli ospedali? Mentre tanta altra gente perde il lavoro, le aziende chiudono o non fanno utili, tanti professionisti, artigiani, commercianti, partite Iva vedono azzerato il loro reddito, senza tutele?Quindi, abbiamo detto una cosa molto chiara e molto semplice. Siamo disposti a lavorare per l’Italia, non certo per sostenere un governo o una maggioranza con cui siamo incompatibili. Noi siamo parte del centrodestra, anzi, siamo il centrodestra, che senza di noi sarebbe solo una destra estrema, che forse prenderebbe molti voti ma che non potrebbe mai governare. È quello che accade in tutt’Europa, penso per esempio alla signora Le Pen in Francia. ... Siamo pronti a votare lo scostamento di bilancio, come già abbiamo fatto in passato, a condizione che si passi dalla consultazione solo formale dell’opposizione, come è avvenuto finora, ad un’autentica condivisione di alcuni obiettivi dei quali il Paese ha davvero bisogno".

Berlusconi parla di teatrino della politica, dice di appartenere al centrodestra e di condividere degli obiettivi con il Governo, come se questo fosse possibile senza un programma comune da realizzarsi attraverso un'alleanza di forze di maggioranza.

Probabilmente, lo stesso Berlusconi, o chi per lui, ha forse ritenuto di aver esagerato e, per tale motivo, ha pubblicato sul proprio account Facebook una serie di precisazioni e puntualizzazioni alla base delle quali vi è l'imprescindibile appartenenza di Forza Italia alla coalizione con Lega e Fratelli d'Italia:Noi siamo parte del centro-destra, anzi, siamo il centro-destra. Dopo 26 anni non potremmo certo rinnegare la nostra tradizione e i nostri valori liberali, cristiani, europeisti, garantisti.I nostri valori liberali, cristiani, europeisti, garantisti ci rendono alternativi alla sinistra e diversi, ma compatibili, con i nostri alleati. Il centro-destra, dopo 26 anni, è e rimane il nostro orizzonte.Federazione? Ne ho parlato con Matteo [Salvini, ndr]. Vogliamo lavorare insieme ad un progetto comune per l’Italia in vista delle Politiche. Non abbiamo mai preso in considerazione per esempio l’idea di una fusione dei gruppi: non servirebbe e non sarebbe utile a nessuno.Sono orgoglioso della funzione di Forza Italia, che è insostituibile, e deve tornare ad essere il partito guida della coalizione. Siamo alleati, non siamo lo stesso partito, questo significa che non abbiamo sempre le stesse idee e lo stesso linguaggio.

Ma perché affannarsi così tanto a ribadire un concetto che, secondo Berlusconi, non sarebbe neppure mai stato in discussione?