Sabato notte la nave Alan Kurdi, armata dalla Ong tedesca Sea Eye, ha comunicato di aver deciso di non attendere l'assegnazione di un porto sicuro in acque internazionali davanti a Lampedusa, facendo rotta verso Malta.

"Non possiamo aspettare - hanno fatto sapere dalla nave - fino a quando non prevarrà lo stato di emergenza. Ora si deve dimostrare se i governi europei siano d'accordo con ciò che l'Italia sta facendo. Le vite umane non sono merce di scambio".


Domenica mattina, la Alan Kurdi è di fronte a Malta. Il Governo di La Valletta, però, ha già comunicato di aver negato alla nave della Ong il permesso d'ingresso nelle proprie acque.

La Alan Kurdi ha a bordo 65 migranti recuperati al largo delle coste libiche, in gran parte minorenni. La Alan Kurdi ha dato la propria disponibilità a far rotta verso un qualsiasi porto sicuro [reale] che venga ad essa comunicato, mentre in Germania - Paese d'origine della Ong Sea Eye - molte città tedesche hanno fatto sapere di essere disponibili ad accogliere i migranti a bordo della nave.



Mentre la Alan Kurdi si trova al largo dell'isola di Malta, questa domenica tre persone hanno dovuto far ricorso alle cure mediche dopo aver essere state vittime di collassi a causa del gran caldo. 

"Abbiamo urgentemente bisogno di assistenza medica e di un porto sicuro per tutti i naufraghi a bordo per prevenire il peggio".