Oggi si celebra la Festa della Repubblica. È una data particolare perché ricorrono 70 anni dal voto con cui gli italiani scelsero i membri dell'Assemblea Costituente e decisero che l'Italia non dovesse più essere una monarchia, ma una Repubblica.
Inoltre, è una data particolare perché questa organizzazione di Stato, come stabilita nella Costituzione del 1948, potrebbe essere modificata con il nuovo testo su cui gli italiani si esprimeranno in un referendum nel prossimo mese di ottobre.

Come da tradizione, stamani vi è stata, in Piazza Venezia, la cerimonia della deposizione, da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella, di una corona d'allora sulla Tomba del Milite Ignoto con le Frecce Tricolore a fare da cornice.

Successivamente, sui fori imperiali si è svolta la classica parata che quest'anno è stata aperta da 400 sindaci, in rappresentanza di tutti i comuni italiani.

La parata è stata divisa in sette diversi settori. Per prime hanno sfilato le uniformi storiche con bandiere delle organizzazioni internazionali e degli organismi multinazionali, poi è stata la volta di Esercito, Marina Militare, Aeronautica, Carabinieri, Corpi militari e ausiliari dello Stato, Corpi armati e non dello Stato. Infine, sono sfilati gli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, reduci dalle vittorie agli Invictus Games di Orlando in Florida.

Il presidente della Repubblica ha anche inviato un messaggio al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano per rendere «omaggio, a tutti i militari che hanno perso la vita, in Italia e all'estero per costruire, difendere e diffondere i grandi valori ai quali, unitamente alla comunità internazionale, ci ispiriamo e che promuoviamo nel mondo».