Egnazia (in greco Eγνατία) era un'antica città in Puglia, nei pressi di Fasano ai confini con la Peucezia (situata più a nord), lungo la cosiddetta soglia messapica; in lingua messapica era chiamata Gnathia, mentre dai Romani fu chiamata Egnatia o Gnatia

Il toponimo romano (Egnatia) deriva dal fatto che il suo porto veniva principalmente utilizzato per raggiungere l'inizio della via Egnatia (o via Ignazia), l'antica strada di comunicazione della Repubblica romana che congiungeva l'Adriatico con l'Egeo e il Mar Nero, su ordine del proconsole di Macedonia Gneo Egnazio, dal quale entrambi i toponimi originano.

Allora è lì che è stato organizzato il G7? No, perché dell'antica Egnazia esistono solo rovine. Ma oggi vi è comunque un borgo che è collegato a quella storia! Macchè... 

Borgo Egnazia è un non borgo, nel senso di centro abitato, perché è semplicemente un resort di lusso... anzi di extralusso, per ricchi vacanzieri.

Quel che è peggio è che non è nemmeno un borg abbandonato rilanciato come struttura ricettiva con un progetto di recupero! È semplicemente un villaggio vacanze per ricchi costruito dal nulla, in sei anni e con 150 milioni di euro di investimento, dalla famiglia Melpignano, che ha avuto la grande intuizione di aprire in Puglia una struttura ultra esclusiva destinata ai turisti più danarosi del mondo.

Quindi, la corte, le casette, le mura, l'arco di ingresso, le targhe, la chiesetta... è tutta roba vera e allo stesso tempo finta! Il paradosso? È che il G7 organizzato da Meloni è in pratica un enorme spot pubblicitario ad un resort turistico privato! Sicuramente la famiglia Melpignano non potrà che ringraziare... altri resort no. Però, va detto, che gli altri resort avrebbero potuto sfruttare l'idea di Borgo Egnazia, utilizzando nomi più adatti al luogo in cui sono stati realizzati. Quindi se Forte Village si fosse chiamato Palatzu Bidda, magari Meloni lo avrebbe preso in considerazione!

Non si era mai visto un vertice del G7 che prendesse il nome della struttura ricettiva che lo ospita, non utilizzando invece il nome della frazione del comune di Fasano, in provincia di Brindisi, dove il resort sorge.

Il primo a rimanerne stupito è Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano. Uno stupore che è pure raddoppiato quando ha scoperto che anche sul tradizionale francobollo celebrativo realizzato per l'evento c'è scritto solo “Borgo Egnazia”, un nome che non trova corrispondenza in alcun Ente di cui si compone la Repubblica italiana, ha fatto notare Zaccaria in una lettera inviata al presidente della Repubblica e a quello del Consiglio.

Come già accennato, chi sicuramente non protesterà è la società Egnathia Iniziative Turistiche S.p.a, proprietaria del resort e del marchio Borgo Egnazia che da mesi sta godendo di un'insperata e gratuita pubblicità in mondovisione.