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News calcistiche sul Napoli del 09-12-2024


IL PARERE - Bucchi: "Conte è stato velocissimo a ritrovare lo spirito di gruppo e di squadra"

Christian Bucchi, ex attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso di Marte Sport Live: "E’ indubbio che quando davanti trovi squadre organizzate, che sanno chiudersi e difendere bene servono le giocate individuali. Contro la Lazio occorreva avere al meglio Kvaratskhelia e Lukaku. In attacco devono dare qualcosa in più i calciatori che saltano l’uomo, i giocatori che accendono la partita, insomma. Se giochi in modo sempre lineare senza saltare l’uomo diventi prevedibile. Per questo Conte ripone fiducia nei vari Kvara, Neres e Politano. Lukaku deve essere il terminale offensivo di una manovra corale. Il belga anche per Conte è un Lukaku diverso, non è più quello della sua Inter, straripante fisicamente, capace di giocare a campo aperto, abile nei duetti importanti con Lautaro. Oggi è diverso, forse la sua condizione atletica non più quella di una volta, è diventato ancora di più un perno sul quale appoggiarsi. Gli manca un altro attaccante vicino ed anche il modo di giocare del Napoli non si addice alle sue caratteristiche. L’Inter si abbassava ed andava velocemente in verticale. Il Napoli degli ultimi tempi palleggia spesso. Faccio l’avvocato del diavolo, sono molto fiducioso perchè la cosa più difficile di questo Napoli era ritrovare lo spirito di gruppo e di squadra che ha fatto la differenza nell’era Spalletti. In questo Conte è stato velocissimo, ha creato uno zoccolo duro e un’anima solida. Questo aspetto è il più importante, sugli altri si può lavorare e migliorare. Le performance di Lukaku o di Kvara, gli inserimenti di Neres e di Gilmour o il miglioramento dei singoli e del gioco verranno col tempo. Anche nel primo anno della sua Inter il processo è stato analogo, le battute d’arresto fanno parte del percorso".


L'EX - Bruscolotti: "Napoli, non facciamo tragedie per la sconfitta, il campionato è lungo"

Giuseppe Bruscolotti, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Non facciamo tragedie per la sconfitta, in un percorso lungo come il campionato ci possono essere momenti del genere. Poi analizziamo ciò che abbiamo visto, il Napoli è partito bene e per certi versi ci aspettavamo una serata diversa da quella di giovedì. Questa squadra però è scemata, quell'aggressione e quel ritmo che aveva nei primi 20 minuti non l'ho più vista. Mentre la Lazio aggrediva alto e non lasciava spazi, perciò per il Napoli è stata dura. Come dice Conte c'è da lavorare. Kvaratskhelia? Bisogna dire la verità, è l'ombra dell'anno scorso, si intestardisce spesso. Isaksen? C'è stata l'ingenuità di Olivera che l'ha fatto rientrare, sono cose che capitano e bisogna farne tesoro. La prestazione del Napoli non è stata affatto come le altre, soprattutto il secondo tempo. Le sostituzioni poi le ho trovate tardive, in una difficoltà l'allenatore solitamente si muove prima per cambiare le cose, invece Conte non l'ha fatto. Reparto offensivo? Negli ultimi venti metri il Napoli perde tutte le qualità che ha, una squadra che gioca in casa deve fare di più e contro la Lazio non è stato il solito Napoli. L'allenatore dice che c'è bisogno di lavorare e bisogna stare tranquilli. Prima o poi sarebbe dovuta arrivare una sconfitta, non si possono vincere tutte. Kvaratskhelia? Ci vuole il compagno che arrivi da dietro per portare via un uomo, solo così potremmo tornare ad apprezzarlo. Se resta da solo sulla fascia è difficile che crei pericoli come per esempio si creano sulla fascia di destra".


IL PENSIERO - Bellucci: "Il Napoli ha perso contro la Lazio, ma non ha giocato male"

Claudio Bellucci, allenatore, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Sentir dire che il problema è Lukaku è pesante, sono tanti i fattori che non riescono in questo momento. Lukaku è importante per il gioco del Napoli, Conte si affida molto a lui. Il Napoli ha perso, ma non ha giocato male. Solo che una squadra come il Napoli deve creare di più e dev'essere più pericolosa perchè se attacchi con gente come Lukaku e Kvaratskhelia le altre iniziano a preoccuparsi. Le sostituzioni tardive? Sì, secondo me sì. Dopo il gol preso da Isaksen mi aspettavo subito un cambio, ma sappiamo Conte che fiducia dà a quelli che sceglie all'inizio. Secondo me non era contento della squadra come ha detto, viste le scelte che fa chiede sempre il massimo a quelli a cui si affida. Il problema del Napoli è che non riesce ad essere cinico come ha fatto fino a due partite fa. Vincere aiuta a vincere è verissimo, però diamo dei meriti anche alla Lazio ed a Baroni. Alla Lazio è riuscito tutto, giocava e ripartiva. Pensavo potessero segnare anche un altro goal, Baroni ha riportato l'entusiasmo alla Lazio. Anche io pensavo che il Napoli potesse puntare di più sulla Coppa Italia, per esempio l'anno scorso la Juventus ha vinto la coppa Italia senza avere le competizioni europee".


RADIO CRC - Meret: "Napoli-Lazio? Ci è mancata un po' di cattiveria in attacco, dobbiamo tornare a vincere per rendere felici i tifosi"

Alex Meret, portiere del Napoi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Radio CRC al termine di Napoli-Lazio: "Segnali positivi? Penso che in generale sia stata una buona gara, abbiamo tenuto la palla per gran parte della partita, provando a mettere in difficoltà e creare pericoli. Siamo arrivati molte volte nella loro area, però stati poco precisi e cinici, dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. La fase difensiva penso sia stata buona, abbiamo concesso due o tre occasioni: loro sono stati bravi ed anche un po' fortunati con deviazione a trovare il gol. Sicuramente non è stata una partita negativa, dobbiamo continuare su questa strada e pensare già alla prossima. Cosa è mancato in fase di finalizzazione? Un po’ più di precisione, di cattiveria, di voglia di far gol. Se arriviamo tante volte in area, dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che si creano. Soprattutto contro queste squadre, che sono anche brave a difendersi dobbiamo essere più cinici. Bisogna lavorarci e fare meglio già dalla prossima. Alla classifica ci si pensa in un secondo momento, ora si pensa a cosa non ha funzionato in questa partita e a cosa invece abbiamo fatto bene. Bisogna lavorare su questo e preparare al meglio la prossima sfida. Dobbiamo pensare partita dopo partita, sappiamo che è un campionato difficile con molte squadre coinvolte in vetta. Bisogna tenere il passo per poter sperare in qualcosa di più. Messaggio ai tifosi? La squadra non molla. È stato bello il loro sostegno, penso abbiano visto l’atteggiamento positivo che abbiamo messo in campo, provandoci fino alla fine. Sono molto importanti per noi, se c’è il loro supporto si può fare sempre meglio. Li ringrazio e gli chiedo di continuare a starci vicini ed incitarci, perché abbiamo sempre bisogno di loro. Già dalla prossima dobbiamo tornare a vincere per renderli felici".


ON AIR - Ballotta: "Kvara e Lukaku devono incidere di più, il Napoli non è fuori dai giochi"

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere di Lazio e Inter:

Nel giro di tre giorni, i biancocelesti hanno inflitto una doppia sconfitta al Napoli. Come analizzerebbe queste due partite?“Sono due partite diverse. Per quanto riguarda quella di Coppa Italia, penso che ne abbiate già parlato abbastanza: è stata caratterizzata da un grande turnover, con molti giocatori che hanno trovato meno spazio. Tuttavia, anche in queste situazioni vanno in campo giocatori validi, quindi si tratta semplicemente di una partita andata male. Nel campionato, invece, ho avuto modo di vedere la Lazio contro il Parma, e anche se hanno perso quella gara, è evidente che non si tratta di una casualità se sono lì. Stanno giocando bene, con convinzione e determinazione. È una squadra ostica, che dà fastidio a tutti, non solo al Napoli. La sconfitta del Napoli, dunque, ci può anche stare, perché ha affrontato una squadra vera, che merita di essere lì e che sta facendo un percorso incredibile".

Eppure, il ruolo del Napoli in questa stagione sembrava essere quello di capofila, la squadra da inseguire. Questo scenario si è sgretolato?"Si parla di uno sgretolamento perché spesso giudichiamo tutto sulla base delle vittorie o delle sconfitte. Basta una partita storta e si tende subito a criticare. Tuttavia, il campionato è ancora lungo: siamo entrati nel vivo, ma ci sono tante squadre a ridosso della vetta. Penso che vedremo alternanza tra le prime posizioni fino alla fine. È vero che il Napoli ha perso e ora non è più primo, ma ci sono solo due punti di differenza. Gli scontri diretti saranno fondamentali, ma è altrettanto importante vincere contro le squadre meno quotate. Ritengo comunque che il Napoli non sia assolutamente fuori dai giochi. Non si può giudicare tutto negativamente dopo una sola sconfitta, soprattutto considerando che ha giocato contro una Lazio in forma smagliante".

Lei, dunque, crede che il punto di forza della Lazio sia stato il gruppo, mentre al Napoli siano mancati i singoli?"Sì, penso che il gruppo sia determinante. Nella Lazio tutti i giocatori danno il massimo, anche chi subentra dalla panchina. Questo fa la differenza. Nel Napoli, invece, i singoli che solitamente risolvono le partite non sono riusciti a incidere. Certo, ci sono sempre episodi che possono cambiare il corso di una gara, ma alla lunga è il collettivo che conta. Se i giocatori chiave del Napoli non riescono a fare la differenza, è normale che le prestazioni complessive ne risentano".

Come si può criticare Lukaku che in 90 minuti viene servito solo dieci volte?"Le critiche fanno parte del gioco, ma Lukaku deve fare di più. Ha un fisico straordinario e dovrebbe essere determinante in ogni partita, anche quando non è al massimo della forma. È vero che ci sono giornate in cui il pallone non arriva, ma deve cercare di essere più incisivo, anche andandosi a prendere il pallone. Ha già dimostrato in passato di saper fare la differenza, quindi mi aspetto maggiore continuità da lui".

Come giudica la prestazione di Kvara contro la Lazio?"Insufficiente, come quella di altri giocatori chiave del Napoli. Quando i giocatori che devono fare la differenza non ci riescono, la squadra fatica. Kvaratskhelia è un elemento da cui ci si aspetta tanto, ma contro la Lazio non è stato il solito giocatore in grado di incidere. E in partite come queste, se non sei al top, rischi grosso".

Chiudiamo con un giudizio sul percorso di crescita di Gila, che nella scorsa stagione sembrava un oggetto misterioso e che quest’anno si sta rivelando molto affidabile."Credo che l’allenatore abbia avuto un ruolo fondamentale. Dopo un avvio incerto e con l’addio di tre giocatori importanti, è stato bravo a compattare la squadra. Gila, come altri giocatori, ha beneficiato di questa mentalità di gruppo e ora sta dando il massimo. È evidente che il lavoro di squadra ha permesso anche a chi era sottotono lo scorso anno di esprimersi al meglio. Questa crescita collettiva è la vera forza della Lazio".


IL PARERE - Hubner: "Napoli, Lukaku fa un gioco diverso rispetto all’Inter di Conte"

Dario Hubner, ex attaccante del Brescia e capocannoniere della serie A nella stagione 2001/2002, è intervenuto a Kisskissnapoli.it per parlare del momento del Napoli: "Lukaku? Grandissimo attaccante, appena è arrivato a Napoli si è ambientato subito, perché conosce bene il gioco di Conte e sa cosa pretende il suo allenatore. Secondo me le sue prestazioni sono buone, l’ho visto spesso giocare ed il suo contributo lo ha sempre dato. A Napoli sta facendo un gioco diverso, però credo che sia una questione di squadra, quando stava all’Inter c’era Perisic sull’esterno e Lautaro con lui si divideva il peso dell’attacco. Con il Napoli fa un gioco diverso, è centrale in un tridente con gli esterni di qualità. La palla gli arriva addosso, fa salire la squadra e va poco in profondità. Però bisogna capire che in contropiede ci vai quando vinci, se la partita è in equilibrio le squadre che ti affrontano sono basse e quindi non c’è possibilità di andare in profondità. I fischi a Lukaku contro la Lazio non li capisco, davvero. Non dobbiamo dimenticare che il Napoli era primo in classifica fino a qualche ora fa, non si può passare dalle stelle alle stalle, il calcio di oggi si vive troppo di alti e bassi, quando ci vorrebbe maggiore equilibrio. L’Atalanta può vincere lo scudetto? Sicuramente è una squadra che sta facendo un ottimo calcio, rispetto al suo recente passato ha una panchina più lunga, però non dobbiamo dimenticarci che avrà tante partite infrasettimanali, come l’Inter, la Lazio, la Fiorentina e la Juventus. Il Napoli invece giocherà una volta a settimana e potrà godere di tempi di recupero maggiori. L’Atalanta merita si stare lì, può essere una delle pretendenti al titolo, ma non è la favorita".

Autore Alessandro Lugli
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