Economia

Istat, in leggerissima crescita l'inflazione a febbraio 2021

A febbraio 2021, la stima del dato congiunturale dei prezzi al consumo, al lordo dei tabacchi, registra un aumento del +0,1% rispetto al primo mese dell'anno.

Il dato è influenzato dalla ripresa dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -6,3% di gennaio a -3,6%) e dall'inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a +1%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici salgono entrambe da +0,8%, rispettivamente, a +1% e a +0,9%.

L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%) e, in misura minore, dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4% per entrambi).


In base al dato tendenziale, la crescita dell'inflazione, rispetto ad un anno fa,  è del +0,6% (dal +0,4% di gennaio).


L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +0,7% per l'indice generale e a +0,4% per la componente di fondo.


Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione su base mensile dello 0,2%, a causa del protrarsi dei saldi invernali di cui il NIC non tiene conto, e un aumento dell'1% su base annua (da +0,7% nel mese precedente).

La crescita tendenziale più marcata dell'IPCA rispetto a quella del NIC si deve ai prezzi di Abbigliamento e calzature che su base annua aumentano del 5,8% (da +5,2% di gennaio) a causa del calo congiunturale (-4,8%) più contenuto di quello di febbraio 2020 (-5,2%), che fa sì che si rafforzi la già ampia crescita su base annua registrata a gennaio per questo raggruppamento merceologico.

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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