Le Case della salute sono una rete di nuovi presidi socio-sanitari, pensati per essere luoghi di riferimento per i cittadini, dove i servizi di assistenza primaria si in¬tegrano con quelli specialistici, ospedalieri, della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali. Un luogo di accesso unico, diffuso in modo omogeneo in tutta la regione, dove si sviluppi un maggiore coordinamento tra gli operatori sanitari e una più efficace integrazione dei servizi, in modo da assicurare una risposta più vicina ai bisogni della persona, in ogni momento della giornata. L’obiettivo delle case della salute è migliorare la presa in carico del paziente e la continuità assistenziale e rendere più agevole l’orientamento e l’accesso dei cittadini nella rete dei servizi sanitari e socio-sanitari.
Con questo obiettivo, la Regione Emilia-Romagna ha avviato il progetto “Casa della salute”, l’evoluzione di un percorso di riorganizzazione dei servizi territoriali avviato da tempo con la costituzione dei Dipartimenti per le cure primarie e la loro articolazione nei Nuclei delle cure primarie in ogni Distretto. Sono tre le tipologie di Casa della salute individuate dalle linee guida regionali (delibera di Giunta E.R. 291/2010), sulla base dei servizi presenti in un territorio e del bacino di popolazione di riferimento.
La Casa della salute “piccola” garantisce assistenza di medicina generale per 12 ore al giorno (dalle 8 alle 20), assistenza infermieristica, attività di Consultorio di primo livello con la presenza dell’ostetrica; comprende inoltre l’ufficio coordinamento cure domiciliari, l’assistente sociale, il Cup per la prenotazione di viste ed esami.
La Casa della salute “media” garantisce anche medici specialisti ambulatoriali, continuità assistenziale (e quindi assistenza 24 ore su 24), ambulatorio pediatrico, ambulatori di sanità pubblica per attività di vaccinazione e screening; eventuale presenza di palestra per esercizio fisico. La Casa della salute “grande” garantisce tutte le attività assistenziali relative alle cure primarie, alla sanità pubblica e alla salute mentale. Assicura risposte ai bisogni sanitari e socio-sanitari che non richiedono ricovero ospedaliero.
La casa della salute, luogo di ricomposizione delle cure primarie e della continuità assistenziale:
1. Centralità del cittadino. La Casa della salute è costruita e realizzata sul principio della centralità dei cittadini. I percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, la presa in carico, l’orientamento di pazienti e familiari all’interno del sistema rappresentano binari obbligati per lo svolgimento dell’intera attività. L’operatività della Casa della salute è costruita per rispondere a questi bisogni, e ciò pone le condizioni per cui la centralità del cittadino non sia, una volta di più, una petizione di principio quanto piuttosto un asse strategico intorno al quale si struttura tutta la attività, pena la negazione dei bisogni e delle domande per le quali essa nasce;
2. Riconoscibilità. La Casa della salute è visibile, sul territorio, come luogo fisico nel quale si concentrano una serie di servizi e di attività attualmente dispersi e frammentati. Ciò la rende riconoscibile come il luogo al quale fa capo, sul territorio, la presa in carico e la continuità assistenziale, e concorre a creare le condizioni perché diventi un punto di riferimento per i cittadini;
3. Accessibilità. La Casa della salute deve essere realizzata in maniera tale da essere fisicamente accessibile (nessuna barriera architettonica!) e organizzata in maniera da garantire la massima disponibilità dei propri servizi ed attività, a cominciare dalla informazione e dalla prenotazione di prestazioni;
4. Unitarietà. La Casa della salute convoglia e racchiude in sé servizi ed attività che altrimenti resterebbero frammentati e dispersi sul territorio;
5. Integrazione. La Casa della salute è costruita per operare garantendo servizi integrati in rete, tra sanitario e sanitario e tra sociale e sanitario;
6. Semplificazione. La Casa della salute opera concentrando e integrando i servizi e i percorsi per l’accesso ad essi, privilegiando la semplificazione burocratica, in particolare per il riconoscimento della invalidità, della indennità di accompagnamento, di rimborsi, e per la segnalazione di disagi, disservizi, danni, oltre che per la presentazione di reclami e richieste di risarcimento;
7. Appropriatezza. Procedere privilegiando la presa in carico e i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali promuove e favorisce la appropriatezza delle cure a vantaggio dei cittadini;
8. Efficacia. Centralità del cittadino, accessibilità, integrazione, semplificazione, appropriatezza concorrono alla efficacia complessiva delle attività svolte;
9. Punto di riferimento della rete. La Casa della salute opera in rete con tutti i servizi e le strutture presenti sul territorio, rappresentando a sua volta un punto rete di riferimento in relazione alle funzioni svolte e alle attività che si concentrano al suo interno;
10. Autorevolezza e affidabilità. La Casa della salute costruita e realizzata per rispondere a queste esigenze e per fare sue fino in fondo queste peculiarità è autorevole e affidabile. Si creano così le condizioni per cominciare a costruire effettivamente il secondo pilastro della sanità pubblica, a partire dalla necessità di disporre sul territorio di una struttura la cui immagine, agli occhi del cittadino, sia in grado di reggere il confronto con l’ospedale e diventare progressivamente un riferimento credibile.
E’ una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare materialmente l’insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione, nell’ambito delle aree elementari del distretto (per un bacino corrispondente a circa 5-10.000). La Casa della salute rappresenta il luogo di tale ricomposizione, il contesto in cui può essere realizzato il lavoro multidisciplinare ed in team degli operatori e in cui può operare, superando le precedenti divisioni, l’insieme del personale del distretto (tecnico-amministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell’intervento sociale), i medici di base (che vi eleggeranno il proprio studio associato), gli specialisti ambulatoriali. L’ istituzione della Casa della salute ha come principale obiettivo quello di favorire, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, la unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, principi fondamentali, affermati esplicitamente dal D. Lgs. 229/99 e dalla L. 328/2000, ma finora scarsamente
applicati.
La Casa della salute è un insieme di attività organizzate in aree specifiche di intervento profondamente integrate tra loro, in cui:
si realizza la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio sanitarie che lo riguardano; si persegue la prevenzione orizzontale e per tutta la vita; si attiva un’assistenza domiciliare delle cure a forte integrazione multidisciplinare.
La Casa della salute è una sede fisica e insieme un centro attivo e dinamico della comunità locale per la salute e il benessere, in grado di raccogliere la domanda dei cittadini e di organizzare la risposta nelle forme e nei luoghi più appropriati.
La Casa della salute:
a) garantisce la continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 24 ore e sette giorni su sette;
b) assicura un punto unico di accesso dei cittadini alla rete dei servizi e la presa in carico della domanda;
c) opera per programmi condivisi, sulla base del Programma delle Attività Territoriali del distretto (PAT), del Piano sociale di Zona (PSZ) e del Piano integrato di salute (PIS) laddove adottato;
d) promuove e valorizza la partecipazione dei cittadini, soprattutto delle loro organizzazioni, assicurando forme di programmazione dei servizi e di valutazione dei risultati nei vari presidi e servizi;
e) contribuisce alla ricomposizione delle separazioni storiche esistenti tra le professioni sanitarie, realizza concretamente l’attività interdisciplinare tra medici, specialisti, infermieri, terapisti ed integra operativamente le prestazioni sanitarie con quelle sociali;
f) organizza e coordina le risposte da dare al cittadino nelle sedi più idonee, privilegiando il domicilio e il contesto sociale delle persone;
g) sviluppa programmi di prevenzione per tutto l’arco della vita, basati su conoscenze epidemiologiche e sulla partecipazione informata dei cittadini;
h) mantiene, tramite il distretto, rapporti regolari di collaborazione con l’ospedale di riferimento, anche in relazione alla definizione di protocolli per accessi e dimissioni programmate e protette;
i) favorisce il controllo collegiale delle attività, e la valutazione degli outcomes interno ed esterno ai servizi;
j) offre occasioni di formazione permanente degli operatori.
Conclusioni
In ogni caso, la Casa della salute, con l’essenzialità della rete dei servizi, con i sistemi informatizzati e con la sua struttura organizzativa, assicura un forte coordinamento per garantire comunque un’attività programmata e l’integrazione delle attività sanitarie, sociali e sociosanitarie dell’area di riferimento.