"Una grande narratrice pensa al futuro, mentre come tanti si immalinconisce nella routine quotidiana della pandemia. È il potere salvifico del progetto: pensare un domani migliore, per se e per gli altri, è l’unico progresso concepibile per chi vive la cultura italiana."  - è l'introduzione scelta da Pasquale Diaferia di Special Team per presentare il video messaggio di Dacia Maraini diffuso oggi dall'iniziativa no-profit #STANDUPTOGETHER - A Call from Italy, seconda fase della 'campagna antivirus' #StandUpforItaly già proposta su Fai Informazione con il contributo video dell'attore John Turturro:  You're Indomable Spirits

L'inizio del messaggio video di Dacia Maraini potrebbe spiazzare nel momento in cui la scrittrice e poetessa definisce il coronavirus come "bellissimo", ma subito dopo ecco che chiarisce il contesto: bellissimo, si, come un'amanita, "un fungo cattivo, un antagonista disneyano, un'entità negativa, a cui si contrappone la capacità degli esseri umani di unirsi, agire e trovare un destino comune" - sottolinea Diaferia.

Il link diretto all'hub ufficiale del video è in calce ai due seguenti estratti testuali. Buona lettura e buona visione. StandUP.

... certo ci penso al futuro, come tutti voi, ma anche con fiducia. Sono ottimista e mi piace pensare che questa terribile esperienza ci cambierà in meglio. Sono bastati pochi giorni per vedere le città rivivere, e pulite dalle polveri sottili, dalla fatica del traffico, si sentono perfino cantare gli uccelli e la luce ha preso un'altra consistenza. Questo dovrebbe farci capire quanto sia insensata una vita fatta di corse, di competizioni, di ansie... guerresche.

... ma se questa tragedia e questa forzata segregazione ci faranno capire quanto sia importante unirsi, solidarizzare, costruire un nuovo orgoglio popolare, una nuova voglia di rispettare e proteggere l'ambiente, forse possiamo dire che abbiamo imparato qualcosa e che dopo staremo meglio.

Un saluto da Dacia Maraini.

L'informazione dovrebbe essere ricerca, dubbio, un interrogarsi e discutere sui grandi problemi che ci riguardano. Mentre spesso si cade nel sensazionale e nel patetico. Si cerca di colpire allo stomaco lo spettatore anziché farlo ragionare - citando Maraini.