"Me ne frego / me ne frego / me ne frego è il nostro motto..." 

A Meloni e Salvini manca solo di cantare quella marcetta di moda nel ventennio a coronamento della loro incoerenza di cui, immancabilmente, evitano di fare cenno dai "balconi" dei loro account social... e poi sarebbero perfetti.

Dall'opposizione, i due statisti da operetta si sono sempre fatti beffe dei governi di turno in relazione alle accise sui carburanti.

Il governo Draghi, però, le aveva eliminate in parte nella primavera dello scorso anno. Il premier Meloni, neanche il tempo di sedersi, le ha però parzialmente reintrodotte a novembre, ripristinandole per intero all'inizio del 2023.

Con che risultato? Quello che tutti avevano già ampiamento previsto: un consistente aumento del costo del carburante, con benzina e gasolio in crescita di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre.

"Staffetta quotidiana - scrive l'Ansa - ricorda che "il 2022 si è chiuso con un rialzo dei listini e il 2023 si è aperto con l'aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl, tornate al livello normale del 21 marzo 2022. Anche le quotazioni dei prodotti raffinati hanno chiuso l'anno con un aumento, il terzo consecutivo.Ieri, primo gennaio, è arrivato l'aumento delle accise: +15 cent/litro su benzina e gasolio, +2,8 cent/litro sul Gpl. Un rialzo, spiega Staffetta quotidiana, cui va aggiunta l'Iva e che quindi ha un impatto sui prezzi alla pompa di 18,3 cent/litro su benzina e gasolio e di 4,3 cent/litro sul Gpl. La benzina self service sale in media a 1,732 euro/litro (+106 millesimi, compagnie 1,730, pompe bianche 1,738), per il diesel 1,794 euro/litro (+102, compagnie 1,791, pompe bianche 1,803).Quanto al servito, la benzina sale a 1,891 euro/litro (+117, compagnie 1,918, pompe bianche 1,820), il diesel a 1,953 euro/litro (+114, compagnie 1,979, pompe bianche 1,884). Il Gpl servito a 0,780 euro/litro (+15, compagnie 0,790, pompe bianche 0,767)".

Un aumento, quello sui prezzi dei carburanti, che si accompagna a quello dei pedaggi autostradali che riguarda tutta la rete Aspi il cui rincaro entro l'estatesfiorerà il 3,5% (2% a gennaio e 1,34% dal primo luglio).