Era nato a Tripoli il 6 gennaio 1943 e già in Libia David Zard aveva iniziato la sua attività di impresario musicale, organizzando concerti per la comunità italiana. Per ragioni legate alle sue origini ebraiche aveva poi dovuto abbandonare il Paese, iniziando quella carriera che lo ha portato a diventare uno dei più grandi, se non il più grande, manager che la musica italiana abbia mai avuto.

Zard è morto sabato 27 gennaio al Policlinico Gemelli di Roma, dopo una lunga malattia, all'età di 75 anni.

È stato un grande manager perché per primo è riuscito a portare in Italia personaggi della musica internazionale che nel nostro Paese non erano mai venuti, già tentando nel 1974 con il Santa Monica Rock Festival che, prima di essere annullato per cause esterne, aveva avuto l'adesione di personaggi come Rod Stewart e Lou Reed.

Successivamente, Zard organizzò i concerti in Italia di Madonna, Rolling Stones, Michael Jackson, solo per fare alcuni nomi, dedicandosi poi ai musical con il Notre Dame de Paris - tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo su liberetto di Luc Plamondon e musiche di Riccardo Cocciante - seguito da un numero impressionante di persone.

Ma la sua fama era legata anche alla sua creatività con cui accompagnava gli eventi che organizzava. Si devono a lui le intuizioni degli ingressi ad orari scaglionati, il biglietto elettronico, la prima campagna con il Wwf, le indagini sui gusti musicali dei giovani...

Tra i numerosi messaggi che lo ricordano, di seguito il commosso post su facebook di Gianna Nannini, di cui Zard è stato agente e produttore discografico.