Matteo Renzi lancia in resta per combattere i mulini a vento delle fake news
Secondo il Partito Democratico, in Italia esistono tre Italie a cui, è conseguente, corrispondono tre tipi di italiani: da una parte ci sono i berlusconiani che vogliono riportare il Paese a politiche "vecchie" che già in passato hanno dimostrato di non dare risultati, dall'altra ci sono i populisti incattiviti che diffondono falsità a piene mani rappresentati da 5 Stelle, Salvini e Meloni ed infine, ci sono i buoni, quelli dell'Italia migliore che lavora e non protesta, guarda al futuro, considera tutti allo stesso modo, ecc., ecc... insomma l'Italia, guarda caso, rappresentata dal Partito Democratico di Renzi.
Fare questo tipo di affermazioni, è ovvio, indica che ormai il Pd ha rinunciato a quel concetto di inclusività di cui parlava Veltroni fin dalla fondazione del partito. Dare per scontata una divisione tra gli elettori, significa accettare che non vi sia la possibilità di recuperare in alcun modo chi pensi che non ti voterà alle prossime politiche.
Partendo, pertanto, da questo dato di fatto che va dato per acquisito, possiamo spiegarci la scelta elettorale del Partito di Renzi che ha rinunciato a parlare a quel 55/56% di elettori che si è ormai formato nella propria opinione di voto, puntando esclusivamente a coloro che sono indecisi se andare o meno a votare. Statisticamente si dà per assodato che al massimo alle urne si possa recare il 75% degli aventi diritto, quindi, confrontando i due dati, per i partiti rimane un 20% degli elettori da convincere e da tirare per la giacchetta.
Renzi, per portare costoro dalla propria parte, sta puntando sull'argomento fake news, bufale o falsità come si vogliano chiamare, cercando di dimostrare che le politiche messe in atto dal suo Governo e da quello del suo clone Gentiloni siano quanto di meglio il Paese potesse sperare. Chi afferma il contrario racconta, per l'appunto, falsità!
Per supportare questa strategia, Renzi oltre alla stampa italica, si affida anche agli amici americani ed ecco che, guarda caso, il NYT pubblica un articolo sulle fake news ed il pericolo che in Italia possano influenzare le elezioni. Assist che, inutile dire, vien colto al balzo per dimostrare la veridicità del vangelo di Renzi e del suo partito.
Quindi, in base a questa strategia, si cerca dal parte del Pd di creare un diversivo che possa fare da scudo alle politiche fallimentari tenacemente volute da Renzi, per consentirgli così di presentarsi agli italiani come salvatore della Patria, l'unico in grado di fare cose buone e sensate. Una volta che gli italiani avranno metabolizzato il concetto di fake news, quello farà da filtro ai fallimenti di Renzi che saranno fatti passare come invenzioni dei 5 stelle e della Lega e saranno ulteriormente mascherati dalle mezze verità e dalle false notizie che lo stesso Pd, senza alcun senso di vergogna, continua a diffondere.
Una bella strategia, non c'è che dire, ma è anche una strategia che dimostra quanto Renzi e il Pd siano ormai all'ultima spiaggia e che non possano, se non a sprezzo del ridicolo, far affidamento su questo "pilastro" per supportare i loro argomenti elettorali che, puntualmente, verrebbero altrimenti smentiti dall'evidenza dei fatti e da una lettura corretta, e non parziale, dei dati che illustrano l'andamento del Paese.
Che cosa significherà tutto questo? Che gli italiani non potranno assistere ad un dibattito elettorale dove le forze in campo affermino con chiarezza che cosa fare o non fare per dare un senso al Paese, ma tutto sarà messo in dubbio dalla possibilità che quanto detto e dimostrato sia in realtà una bufala.
La conseguenza è condannare l'Italia ad un'ulteriore declino, ma in questo modo i poteri grandi e piccoli che strozzano il paese garantendo il benessere dei soliti noti, rimarranno ben chiusi in cassaforte e garantiti anche in futuro... grazie al rottamatore Matteo Renzi.