Nella giornata di oggi è stata fissata l'udienza preliminare per il processo OPEN che si terrà il giorno 4 aprile. Si tratta di un atto scontato e ampiamente atteso che arriva ad anni di distanza dai sequestri del novembre 2019 poi giudicati illegittimi dalla Corte di Cassazione.Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell'accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze.È utile ricordare a questo proposito che la richiesta è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal CSM; dal Procuratore Aggiunto Turco, che volle l'arresto dei genitori di Renzi poi annullato dal Tribunale della Libertà e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell'Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell'ambito della morte del dirigente MPS David Rossi. Questi sono gli accusatori.Il senatore Renzi nelle scorse settimane aveva chiesto di essere interrogato dopo che i PM avessero risposto alle istanze della difesa. Tali risposte non sono mai arrivate. Per questo nelle prossime settimane la difesa del senatore Renzi si riserva di produrre memorie difensive in vista dell'udienza preliminare anche prima del dibattito parlamentare in Senato sul conflitto di attribuzione che si terrà ragionevolmente nel mese di marzo.Nella giornata di oggi intanto il senatore Matteo Renzi ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L'atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione dell'articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell'articolo 323 del codice penale.Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai PM genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi.Il senatore Renzi ha dichiarato: “io non ho commesso reati, spero che non li abbiano commessi neppure i magistrati fiorentini”.
Questa la nota dell'ufficio stampa del senatore Matteo Renzi diffusa oggi a seguito della notizia del suo rinvio a giudizio in relazione all'inchiesta Open. Il contenuto della nota è stato poi ribadito nel seguente messaggio:
Scontata la corsa affannata dei renziani a supporto del proprietario della forza politica in cui si sono accasati. Si riporta in tal senso la dichiarazione di Ivan Scalfarotto:
"Le accuse a Renzi non sono basate sulla trasparenza dei contributi a Open, ma sulla loro qualificazione giuridica. Aspettiamo i giudici, ma preoccupa il fatto che in questa fase le regole della politica e l'attività dei partiti sembrino vivere più nei tribunali che in Parlamento".
Scalfarotto dice di voler attendere ciò che dirà al riguardo la magistratura, ma è un approccio sbagliato in base a quanto detto in precedenza dal suo "capo".
Infatti, Renzi ha già dichiarato di non aver commesso reati e se lo dice lui, perché la magistratura dovrebbe verificarlo? Quindi, perché dover attendere l'esito di un giudice che deve decidere se ci siano o no i termini di un reato, quando chi lo avrebbe commesso ha già dichiarato che non c'è alcun reato?
Inoltre, come non considerare che a dire che non c'è reato non sia un Cacini qualunque... a dirlo è nientepopodimeno che Matteo Renzi: senatore, libero professionista, conferenziere, consulente, mediatore, lobbista, finanziere, amico di Obama, Biden e... bin Salman Al Sa'ud.
Per cui se lui dice di non aver commesso alcun reato c'è da credergli e per questo, a tutte le attività sopra menzionate adesso è quindi doveroso aggiungere anche quella di inquirente, in modo che includa sia una qualifica da investigatore, che da pubblico ministero, giudice e altro...
C'è anche un ultimo aspetto da considerare. Con la sua nota, in cui informa di aver denunciato i magistrati che lo hanno indagato e rinviato a giudizio, il senatore Renzi ha finito anche per dimostrare, volutamente o no è impossibile affermarlo, che nessun cittadino in Italia deve fidarsi della magistratura... basta una dichiarazione di non colpevolezza per rassicurare chiunque della propria condotta.
Vista la nuova evoluzione del Renzi pensiero, che non sembra però tanto in linea con la Costituzione che lui dovrebbe servire da parlamentare, in futuro non ci sarà da stupirsi se Renzi, in caso lo ritenga per lui conveniente, si proclamerà vescovo, cardinale o addirittura Papa.
Se lo dice lui, mica un Cacini qualunque, non potrà che essere così!