La riorganizzazione del percorso di dimissione protetta dal Pronto Soccorso
La riorganizzazione del percorso di dimissione protetta dal Pronto Soccorso nasce dalla necessità di migliorare ed ottimizzare l’assistenza al paziente nel passaggio dalla fase acuta (ospedalizzazione) alla fase sub-acuta e/o cronica (domicilio, rete dei servizi socio-sanitari) in relazione ai suoi bisogni ed al tipo di patologia.
Vi è inoltre l’esigenza di:
- ridurre i tempi di degenza ed i relativi costi per eventi morbosi a lenta e/o complessa evoluzione permettendo un utilizzo più congruo dei posti letto evitando ospedalizzazioni protratte;
- utilizzare al meglio le risorse esistenti all’interno del sistema ospedale-territorio e favorire un più congruo utilizzo dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI);
-realizzare un Punto Unico di Riferimento per le Dimissioni Protette previsto dalla riorganizzazione delle Cure Domiciliari all’interno del territorio distrettuale che sia da collegamento fra i Nuclei di Cure Primarie, le UU.OO. ospedaliere, i Servizi Sociali dei Comuni del Distretto, l’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) ed il Servizio Assistenza Anziani, la rete dei servizi;
- permettere una maggiore conoscenza dell’offerta di prestazioni socio-sanitarie ed un miglior utilizzo dei percorsi in relazione ai bisogni;
- diffondere la cultura dell’approccio “olistico” al paziente secondo il modello bio-psico-sociale e della valutazione multidimensionale;
-promuovere modalità di educazione alla salute nei pazienti e nei loro familiari incoraggiando un loro ruolo partecipativo anche nella erogazione dell’assistenza.
Attori coinvolti nel progetto:
Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero;
Direzione Sanitaria di Distretto;
UU.OO. del Presidio Ospedaliero;
U.O. Cure Primarie del Distretto: Servizio Infermieristico Domiciliare; Servizio Salute Anziani; Unità di Valutazione Geriatrica; Nuclei di Cure Primarie;
Servizio Assistenza Anziani dei Comuni;
Servizi Sociali dei Comuni del Distretto;
rappresentanti medici di medicina generale;
rappresentanti associazioni di volontariato maggiormente coinvolte.
Il percorso “Dimissione Protetta individua 4 momenti fondamentali:
1) identificazione del caso come “difficile”;
2) segnalazione del caso;
3) valutazione dei bisogni socio-sanitari;
4) presa in carico/inserimento nella rete dei servizi.